Estate ’92 (2015): Recensione

Estate ’92, recensione della pellicola sportiva diretta da Kasper Barfoed nel 2015 che racconta il romantico cammino della Danimarca ad Euro 92

VOTO MALATI DI CINEMA 6.5 out of 10 stars (6,5 / 10)

“Estate ’92”:
La Danimarca calcistica non vanta una buona tradizione in fatto di vittorie.
L’apice lo raggiunge con i Campionati del Mondo del 1986 grazie ad un calcio frizzantino.
L’inesperienza e l’immediata convinzione di far bene però ha pagato dazio, con i ragazzi allenati dal tedesco Sepp Piontek eliminati e massacrati dalla Spagna negli Ottavi di Finale, senza intaccare comunque lo status di “leggende” che il popolo Danese, soddisfatto e orgoglioso, ha voluto appellare alla spedizione del Mondiale Messicano.

Affermarsi e cambiare pagina ovviamente non è mai facile. Per questo motivo -e con molte titubanze- nel 1990 la panchina viene affidata al tecnico Richard Moller-Nielsen, mal visto da Federazione e Stampa.
L’incarico è quello di qualificarsi per gli Europei del 1992, missione che si rivelerà fallita fino a quando la Danimarca viene ripescata causa squalifica della Jugoslavia (per l’imminente Guerra dei Balcani).
Riusciranno i BiancoRossi a ben figurare contro ogni pronostico?

E’ tempo di Europei e mentre scrivo questa recensione il Portogallo si laurea Campione a sorpresa battendo in Finale i francesi padroni di casa.
Nel 1992 la situazione fu ben più rocambolesca, dove a trionfare -spoiler!- fu addirittura una Nazionale ripescata!
“Estate ’92”: Questo lungometraggio -ovviamente Danese ripercorre quella inaspettata e romantica cavalcata che vede come protagonista un coach inizialmente solo e circondato dallo scetticismo.

estate 92
Estate ’92

Il suo compito è quello di compattare un ambiente dato per spacciato e considerato scarso.
Il Film vira sul classico “romanzo calcistico” dove ad essere accentuate sono principalmente le incomprensioni iniziali tra l’allenatore e i suoi giocatori.
C’è spazio, purtroppo, anche per alcune reali situazioni drammatiche vissute da alcuni protagonisti in quel periodo, come nel caso del centrocampista Kim Vilfort.

L’ambientazione rispecchia in modo impeccabile l’epoca con i luoghi dove si sono realmente disputate le partite e soprattutto le tenute da gioco riprodotte in maniera fedele.
Molto apprezzati i video di repertorio, alcuni inediti ed altri ripresi da spezzoni di match.

Un bel racconto di Calcio, una storia da “Film” che doveva essere assolutamente raccontata .
Consigliato soprattutto agli amanti dello Sport.