1990 – I guerrieri del Bronx (1982): Recensione

1990 I guerrieri del Bronx, recensione del film di genere post apocalittico del 1982 diretto da Enzo G. Castellari con Mark Gregory

VOTO MALATI DI CINEMA 6.5 out of 10 stars (6,5 / 10)

1990: i guerrieri del Bronx, film del 1982 diretto da Enzo G. Castellari, appartiene al genere post-apocalittico tanto in voga a quei tempi e infatti nella pellicola si possono trovare infarinature prese da film quali I Guerrieri della Notte o 1997: fuga da New York, con la differenza che questo è un prodotto tipicamente Italiano.

L’ambientazione di 1990: i guerrieri del Bronx ci porta in un Bronx degradato, comandato da bande assetate di sangue che hanno come obiettivo primario quello di proteggere il proprio territorio. Gli Zombie sono una di queste, hanno pattini a rotelle e mazze da Hockey e in una classica sera di disagio e violenza trovano Ann, una ricca ragazza di Manhattan e con l’intento di rapirla la circondano, anche se per loro sfortuna devono fare i conti con la banda dei Riders che salvano Ann grazie soprattutto all’intervento del capo Trash che se ne innamorerà perdutamente.

Nel frattempo il Presidente di una multinazionale senza scrupoli, la Manhattan Corporation, padre di Ann, ha ingaggiato un feroce cacciatore di teste all’insaputa della ragazza per trovarla e uccidere chiunque ostacoli il suo cammino…

I guerrieri del Bronx
1990 – I guerrieri del Bronx

Ci troviamo di fronte ad un film certamente non originale ma che riesce ad avere una sua anima grazie soprattutto ad una buona regia e ad un cast composto prevalentemente da stuntman . C’è la gang “buona” con un leader carismatico e con dei valori, troviamo la classica frecciatina alla Società e lo scenario molto stile “Ken Shiro”.

Mark Gregory, che interpreta il protagonista Trash, è al debutto cinematografico ed è stato scelto appositamente dal regista per la parte. Possiamo ammirare le interpretazioni di attori affermati quali Vic Morrow nel ruolo del perfido cacciatore di teste Hammer, George Eastman e Fred Williamson, esperti in film del genere e pienamente adatti nelle vesti dei rispettivi personaggi.

Ottime le musiche che accompagnano le scene e i costumi.

Purtroppo ci sono anche alcuni blooper nel corso del film evidentemente non visti in fase di montaggio e lasciati nel lungometraggio definitivo, ma per quanto buffi fanno scappare anche due risate.

Nel 1983 è stato girato un sequel dal titolo Fuga dal Bronx.