50 volte il primo bacio (2004): Recensione

Recensione di 50 volte il primo bacio (50 First Dates), commedia sentimentale del 2004 diretta da Peter Segal, con Adam Sandler e Drew Barrymore

VOTO MALATI DI CINEMA 6.5 out of 10 stars (6,5 / 10)

Henry è un playboy che lavora come veterinario alle Hawaii e tra una bugia e l’altra abborda le turiste che fanno visita nella splendida isola, promettendo rose e fiori per poi sparire quando esse tornano nei loro luoghi di appartenenza.
Un giorno per caso fa la conoscenza di Lucy, un’insegnante d’arte, e per Henry scatta per la prima volta nella sua vita il fatidico colpo di fulmine.

Si innamora perdutamente e fa subito la sua conoscenza ignaro che Lucy soffre di una rara malattia al cervello dovuta ad un incidente stradale che passata la notte le fa dimenticare tutto quello che è successo nell’arco della giornata, riportando la sua mente al giorno precedente all’incidente.
Il padre e il fratello di Lucy, legatissimi a lei e molto protettivi le fanno rivivere ogni giorno la stessa data e invece Henry cercherà di corteggiarla ogni volta in modo diverso, in modo tale da restarle vicino per sempre.

“Niente batte il primo bacio”

50 volte il primo bacio (titolo originale: 50 first dates), commedia sentimentale diretta dal regista Peter Segal nel 2004, è una storia romantica e perché no “strappalacrime”, condita da tanto umorismo targato Adam Sandler e Rob Schneider nella parte di Ula, strampalato amico del protagonista e di una dolcissima Drew Barrymore nel ruolo di Lucy, ragazza forte e sfortunata.
Piccola parte per Dan Aykroyd nel ruolo del medico di Lucy.

A dir poco fantastica la Colonna Sonora con “Wouldn’t It Be Nice” dei Beach Boys che avrà un ruolo importante ai fini della trama.
50 volte il primo bacio è una storia d’amore rara come è raro il disfunzionamento celebrale di Lucy, ma che attraverso un diario, un VHS e tanto sentimento avrà il giusto e meritato lieto fine.