Bomber (1982): Recensione

Bomber, recensione della commedia sportiva diretta da Michele Lupo nel 1982 con protagonisti Bud Spencer, Jerry Calà e Gegia

VOTO MALATI DI CINEMA 7 out of 10 stars (7 / 10)

Bud Graziano (Bud Spencer), ex pugile, lavora come capitano su una barca che presto verrà demolita.
In guai finanziari e senza un lavoro conosce per caso Jerry (Jerry Calà), proprietario di una palestra di Boxe frequentata da scarsi lottatori senza futuro di successo.

Convinto da Jerry e dalla sorella Susanna (una simpaticissima Gegia) a lavorare per lui in cambio di vitto e alloggio “Bomber” va alla ricerca di un giovane pugile affamato e lo trova in Giorgio Desideri (Stefano Mingardo), un ladruncolo che picchia forte ed è veloce come una freccia.

Le motivazioni per Bomber aumentano anche perché l’avversario della loro palestra (dal nome Forti e Tenaci) è nientemeno che la scuola di Boxe capitanata da Rosco Dunn (Kallie Knoetze), ex pugile anch’egli e vecchio nemico di Bomber, colui che terminò la carriera del protagonista grazie a modi scorretti ed illegali.
Bomber vede in Giorgione la sua ancora di salvezza e diventa suo manager, con il tentativo di prendersi più di una rivincita.

Tra risse, gag, scazzottate e incontri sul ring, il film scorre tra molte risate. Le riprese sono state girate in Toscana tra Pisa, Livorno e Forte dei Marmi.

“Io sono il Cagliaritano Piddu, ambisco al titolo della mia categoria, pesi Piuma”

Colonna sonora realizzata dagli Oliver Onions, fedelissimi dei film di Bud Spencer, che hanno riadattato il brano “Galaxy” del famoso cartone animato Galaxy Express 999 appositamente per Bomber, modificando il titolo in “Fantasy“.

Pellicola che ha fatto la storia della commedia Italiana, ben diretta dal regista Michele Lupo, cavalca l’onda del successo di Rocky ben distaccandosi dalla saga di Stallone italianizzando molto trama e situazioni.

Jerry Calà al pieno della sua forma coadiuvato da un bel manipolo di caratteristi, uno su tutti il Cagliaritano Piddu, personaggio che ha avuto un successo pazzesco nonostante le poche battute esclamate ma divenute degli autentici tormentoni.