Surf Nazis Must Die (1987): Recensione

Surf Nazis Must Die, recensione del film di genere post-apocalittico targato Troma diretto da Peter George nel 1987

VOTO MALATI DI CINEMA 3.5 out of 10 stars (3,5 / 10)

Surf Nazis Must Die (traduzione italiana: “I surfisti Nazisti devono morire”), è un film prodotto dalla Troma, scritto e diretto da Peter George nel 1987.
Una trashata comica ad altissimi livelli che come trama riprende lievemente I Guerrieri della Notte (diretto da Walter Hill nel 1979).

Los Angeles la costa è dominata da un numero sproporzionato di bande. Quella dei Nazisti capeggiata dal Fuhrer è la più potente.
Dopo che questi hanno ucciso un ragazzo afroamericano, la madre, all’apparenza triste e sola donna in sovrappeso, tenta di farsi giustizia da sola armandosi di fucili e bombe a mano per sgominare la banda.

Incredibile ma vero, il film venne presentato in anteprima al Festival di Cannes 1987 tra lo sdegno generale, con i critici che abbandonarono la sala anzitempo

La pellicola, catalogabile nel genere post-apocalittico, ha molti -e troppi- difetti ovviamente, ma tra questi spiccano i pochi pregi che lo hanno fatto diventare un Cult. Ad esempio riesce ad intrattenere spesso anche in modo involontario, l’ambientazione è buona, la luce e lo sfondo quasi perenne della costa al tramonto è da ammirare e, cosa da non sottovalutare, possiede una buona colonna sonora composta da Jon McCallum.

CURIOSITA’:
– I nomi Adolf, Eva e Mengele sono evidenti riferimenti ad Adolf Hitler, Eva Braun e Josef Mengele.
– Esiste una director’s cut con dieci minuti di scene aggiuntive.
– Nel Regno Unito la pellicola è stata tagliata di 25 secondi.

FRASI PRESENTI NEL FILM
“Taste some of Mama’s home cookin’, Adolf!” (Eleanor “Mama” Washington)
“I am The Fuhrer of the Beach!” (Adolf)
“Slime-sucking Neanderthal! How dare you question my loyalty? (Eva)
“I wanna buy a gun… Keep talkin’ white trash, but I’m more interested something that’ll take the head off a honky at 20 paces! (Eleanor “Mama” Washington)

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