Twin Peaks 3: Momenti salienti Part 4

Twin Peaks 3: i momenti salienti, i luoghi, le immagini più importanti e le situazioni da memorizzare per quanto riguarda la Part 4 andata in onda il 28 maggio 2017


LAS VEGAS
Dale Cooper/Dougie Jones continua a vincere alle slot machines.

Dopo la comparsa da parte di Bill Shaker della Allied Chemicals, Dale Cooper/Dougie Jones viene portato in direzione dove gli viene consegnata la vincita.
(Dale Cooper/Dougie Jones è ancora in apparente stato confusionale).

Dopo aver riscosso il denaro viene fatto accompagnare dall’autista del Casinò nella sua casa di Lancelot Court (indirizzo suggeritogli da Bill Shaker), dove ad attenderlo dietro la porta rossa di casa c’è sua moglie, Janey-E.
(Poco prima dell’ingresso in casa, un gufo vola sopra Dale Cooper/Dougie Jones).

Janey-E è parecchio arrabbiata con Dale Cooper/Dougie Jones:
“Tre giorni e nemmeno uno straccio di chiamata?”
“Ti sei perso il compleanno di
Sonny Jim (il figlio)”.

Rientrati in casa, la moglie continua con la ramanzina, ma una volta visto il denaro ritrova la serenità, soprattutto perché con quei soldi possono pagare alcuni debiti.

WASHINGTON – QUARTIER GENERALE FBI
Gordon Cole fa visita alla sua vecchia amica ed ex collega Denise Bryson, diventata ora Capo dello staff dell’FBI, aggiornandola sulla situazione Dale Cooper/BadCoop rinchiuso in un Carcere Federale nel SUD DAKOTA.

TWIN PEAKS
All’interno della Stazione di Polizia, lo Sceriffo Frank Truman dialoga con alcuni suoi sottoposti che gli elencano quanto successo in giornata: violenza domestica, due atti vandalici, un arresto per guida in stato di ebrezza e un ragazzo del liceo morto per overdose, Dennis Craig.

Frank Truman e Hawk sono all’interno della sala conferenze.
Cercano di fare il punto della situazione su quanto accaduto ad Hawk, dopo che la Signora Ceppo lo aveva avvisato su alcune cose riguardanti il suo retaggio e del coinvolgimento di Dale Cooper. Poco dopo entrano Andy e Lucy.
Dopo alcune frasi offensive verso la Signora Ceppo, l’agente Chad, presente in sala, viene allontanato.

Bobby Briggs, diventato ora agente di Polizia, viene travolto dalle emozioni non appena incrocia lo sguardo al ritratto di Laura Palmer sul tavolo delle prove.
Bobby: Cooper è stata l’ultima persona a vedere vivo mio padre”.
“Alcuni giorni dopo la sua morte, mia madre mi ha detto che
Cooper era passato a casa e aveva parlato con mio padre, e immagino che Cooper abbia lasciato la città subito dopo”.
Hawk: “Nessuno l’ha più visto o sentito da allora”.

Wally Brando, figlio di Andy e Lucy, fa visita ai genitori ed effettua un lungo monologo di rispetto in favore dello Sceriffo Frank Truman.

LAS VEGAS
Dale Cooper/Dougie Jones (ancora in stato confusionale), seduto sul letto guarda i vestiti sgargianti di Dougie Jones.

LOGGIA NERA
MIKE
ai aggira stranamente per la LOGGIA, quasi come se fosse in contatto con Dale Cooper/Dougie Jones.

LAS VEGAS
Dale Cooper/Dougie Jones
ha una visione di MIKE che gli dice: “Tu riesci a vedermi, non è vero?”
“Sei stato ingannato”.
“Adesso uno di voi dovrà morire”
.

Janey-E veste Dale Cooper/Dougie Jones (che nel mentre fa la conoscenza di Sonny Jim) e lo accompagna a lavoro.

BUCKHORN
Nella stazione di Polizia di BUCKHORN le impronte digitali del corpo trovato in casa di Ruth Davenport sono bloccate dal database militare.

SUD DAKOTA
Gordon Cole, Tammy Preston
e Albert Rosenfeld arrivano nel carcere Federale del SUD DAKOTA.

Arrivati nel carcere viene mostrato a loro quanto trovato nel bagagliaio di Dale Cooper/BadCoop: cocaina, una mitragliatrice ed una zampa di cane.

Dialogo tra Gordon Cole e DaleCooper/BadCoop:

BadCoop: “E’ davvero un piacere vederti, vecchio amico”.
Gordon Cole: “E’ davvero un piacere rivedere te, vecchio amico”.
BadCoop: “Non ci vediamo da molto, molto tempo”.
Gordon Cole: “No. E’ vero”.
BadCoop: Gordon, mi è mancato davvero tanto passare del tempo insieme”.
Gordon Cole: “Sì, Coop. Mancano molto anche a me, i bei tempi passati insieme. Dove sei stato in tutti questi anni?”
BadCoop: Gordon, ho lavorato sotto copertura in tutti questi anni, ho lavorato soprattutto con il nostro collega Phillip Jeffries”.
Gordon Cole:Phillip Jeffries?”
BadCoop: “Devo farti rapporto per questo lavoro, Gordon. Vi racconterò tutta la storia, tutti i colpi di scena, e stavo giusto per farlo. Stavo proprio venendo da te ad illustrarti tutto. Ero un po’ indietro sulla tabella di marcia quando la mia macchina ha iniziato a sbandare e mi ha mandato fuori strada, facendomi fare quell’incidente”.
Gordon Cole: “Sì Coop. E’ grazie a questo che ti abbiamo trovato”.
Bad Coop: “Devo farti rapporto, Gordon. Stavo proprio venendo da te ad illustrarti tutto. Ero un po’ indietro sulla tabella di marcia quando la mia macchina ha iniziato a sbandare e mi ha mandato fuori strada, facendomi fare quell’incidente. Ho lasciato dei messaggi”.
Gordon Cole: “Che messaggi erano, Coop?”
BadCoop: “Dei messaggi per far sapere a Phillip che è sicuro”.
BadCoop: Gordon? Quando mi farete uscire?”
Gordon Cole: Coop. Questi gentili signori hanno prove sufficienti per trattenerti per il momento”.
BadCoop: “Certo, sarò esonerato dalle autorità giudiziarie”.
Gordon Cole: “Molto bene, Coop. E ti assicuro che stiamo lavorando per farti tornare a casa… Per la nostra chiacchierata”.
BadCoop: “Casa non l’ho mai lasciata davvero, Gordon.
Gordon Cole: “Ci vediamo presto, vecchio amico”.

Dialogo tra i tre dell’FBI con Tammy Preston che ne vuole sapere di più su Phillip Jeffries.

Dialogo tra Gordon ed Albert dopo l’allontanamento di Tammy.

Gordon Cole: Albert. La tua reazione per Cooper lì alla prigione non l’avevo mai vista prima. C’è qualcosa che vorresti dirmi?”
Albert Rosenfeld: “Beh, dato che me l’ha chiesto, e non so dire quanto mi dispiaccia, ho autorizzato io Phillip a dare a Cooper delle informazioni”.
Gordon Cole: Cooper e Phillip? Che diavolo? Phillip Jeffries è fuori dalla circolazione da anni”.
Albert Rosenfeld: “Si tratta di anni fa, Gordon. Mi ha chiamato”.
Gordon Cole: “L’ha fatto, vero?”
Albert Rosenfeld: “Lo so, ma credevo che Cooper fosse nei guai, almeno così ha detto Phillip. Ha detto “urgente”. A Cooper servivano queste informazioni, in modo urgente”.
Gordon Cole: “Hai parlato con Cooper?”
Albert Rosenfeld: “No”.
Gordon Cole: “Che informazione volevano?”
Albert Rosenfeld: “Ho detto a Phillip chi avevamo in Colombia”.
Gordon Cole: “E?”
Albert Rosenfeld: “Una settimana dopo, è stato ucciso”.
Gordon Cole: Albert. Albert. Albert”.
Gordon Cole: “Questa situazione a cui abbiamo assistito oggi con Cooper non mi piace”.
Albert Rosenfeld: “No”.
Gordon Cole: “Qualcosa non va”.
Albert Rosenfeld: “Sì”.
Gordon Cole: “Potrebbe essere stato l’incidente, ma non credo”.
Albert Rosenfeld: “No”.
Gordon Cole: “Non credo mi abbia salutato nel modo appropriato. Se capisci che intendo”.
Albert Rosenfeld: “No, non l’ha fatto”.
Gordon Cole: “C’è qualcosa che non va, seriamente”.
Gordon Cole: Albert. Odio ammetterlo, ma non capisco appieno la situazione”.
Gordon Cole: “Tu la capisci la situazione, Albert?”
Albert Rosenfeld: “Blue Rose”.
Gordon Cole: “Qui è ancora peggio, Albert. Prima di fare qualunque altra cosa ci serve che una determinata persona dia un’occhiata a Cooper”.
Albert Rosenfeld: “Sono d’accordo”.
Gordon Cole: “Sai ancora dove vive?”
Albert Rosenfeld: “So dove va a bere”.

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