La battaglia di Algeri (1966): Recensione

La battaglia di Algeri, recensione del film diretto da Gillo Pontecorvo nel 1966 che racconta in modo approfondito quanto accaduto a cavallo tra il 1957 ed il 1962

VOTO MALATI DI CINEMA  8.5 out of 10 stars (8,5 / 10)

Mostrare la Storia attraverso una trasposizione cinematografica è spesso impegnativo e non sempre accurato. Particolare eccezione si può trovare nel film del 1966 La battaglia di Algeri, diretto in modo magistrale da Gillo Pontecorvo e premiato con il Leone d’Oro a Venezia proprio per questa impegnativa pellicola.
Il film comincia con la cattura di Ali La Pointe, ultimo esponente di rilievo del Fronte di Liberazione Nazionale Algerino (FLN) ancora latitante, per poi proseguire tramite flashback in modo cronologico dall’inizio degli eventi fino alla definitiva Liberazione che ha portato alla ribellione e prosegita con i vari attentati organizzati dall’una e dall’altra parte.

la battaglia di algeri FLN

Pontecorvo racconta un gioco di morte e di libertà che ha mietuto un numero elevato di vittime tra civili e militari attraverso i due schieramenti principali: l’FLN collocato all’interno della Casbah, popolare ed antico quartiere di Algeri, opposti ai paracadutisti francesi capeggiati dal colonnello Mathieu.
Suddiviso in due parti, la prima è incentrata sulla nascita dell’FLN e sulle loro prime rivolte, cominciando da subito con una “ripulita” interna alla stessa Casbah con il divieto di alcune attività illecite tra cui la prostituzione, la distribuzione dell’alcool ed il gioco d’azzardo.
Una prova di forza da parte dell’organizzazione, intenzionata a farsi un nome e ad aumentare il potere all’interno della Casbah per arrivare così al vero obiettivo prefissato: l’indipendenza dell’Algeria dalla Francia.
La seconda parte, più sanguinolenta ed ancor più drammatica, vede i primi tragici attentati da parte dei due schieramenti e la nascita dell’organizzazone militare con al comando il colonnello Mathieu, incaricato di agire in modo duro e violento alle mosse avversarie rispondendo quindi con il terrore e la forte repressione.
Il flashback termina quindi con la cattura e la morte di Ali La Pointe, ultimo leader di spicco dell’FLN, con i militari soddisfatti del compito riuscito ma inconsapevoli che alcuni anni dopo l’Algeria riuscirà ad ottenere l’Indipendenza, visibile attraverso una terza parte di esigua durata, ottenuta grazie ad una guerra ancor più cruenta.

Un doveroso ringraziamento anche a CG Entertainment per aver restaurato in modo sopraffino e dettagliato ogni singolo frame della pellicola, disponibile nei formati DVD e Blu-Ray impreziositi da ricchi Contenuti Speciali

Questa pellicola può essere considerata in tutto e per tutto un’opera d’arte oltre ad un valido documento per ripassare una tremenda pagina di Storia non solo Nordafricana ma Mondiale.
Per far capire l’importanza di questo film e del suo contributo, La battaglia di Algeri veniva mostrato dalle scuole militari statunitensi presenti in Argentina per insegnare le tecniche di addestramento antisovversive (fonte Wikipedia).

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