Leatherface (2017): Recensione

Leatherface, recensione del film diretto da Alexandre Bustillo e Julien Maury nel 2017 che racconta le origini di Jedidiah Sawyer, Faccia di Cuoio

VOTO MALATI DI CINEMA 5 out of 10 stars (5 / 10)

Nella categoria dei “film inutili da raccontare” trova spazio importante Leatherface, ovvero l’origine di uno tra i villain cinematografici più crudeli di sempre, creato da Tobe Hooper e Kim Henkel per The Texas Chain Saw Massacre (titolo italiano: Non aprite quella porta), film a basso costo del 1974 diventato un monumento del Cinema Horror.
Perché Leatherface è un inutile da raccontare? Semplice. Un personaggio così ambiguo, cupo e silenzioso non aveva il bisogno di essere collocato su pellicola come personaggio principale.
La forza della famiglia Sawyer è appunto quella di agire in branco e quindi la sceneggiatura di questo lungometraggio diretto da Alexandre Bustillo e Julien Maury(À l’intérieur, ABCs of Death 2) risulta essere un’accozzaglia di situazioni inserite in modo forzato e che prendono spunto da altre pellicole forse per mancanza di idee.
Come un cesto dell’Autogrill in cui si trovano i DVD a prezzo scontato, è possibile visualizzare omaggi a profusione come Natural Born Killers, Nekromantik e American Horror Story Asylum (James Bloor, attore che interpreta Ike, somiglia in modo incredibile a Pepper).
La ciliegina sulla torta però sono i personaggi che non invecchiano a distanza di dieci anni, come ad esempio lo sceriffo impersonificato da Stephen Dorff, per nulla a suo agio nei panni dell’agente Hal Hartman, specialmente nel momento cruciale della storia.

Non è però tutto da buttare grazie al talento dei due registi, apprezzati dai fans per via della loro concezione artistica per quanto riguarda lo Slasher.
La trama piatta e piena di buchi è infatti sollevata da scene cariche di sangue dal forte impatto e molto ben girate dal duo Bustillo/Maury, in cui trova spazio anche la motosega tanto cara a Jedidiah Sawyer/Leatherface.
Per coloro che non badano alla storyline ma vogliono solo godere degli effetti speciali il film può risultare godibile, ma non si può “passare sopra” come se nulla fosse di fronte ad una sceneggiatura mal scritta, specie quando si devono narrare le gesta di un pezzo da novanta che ha fatto la storia del Cinema per via soprattutto del suo carattere schivo e misterioso.
Non toccate Faccia di Cuoio!