Spettri (2017): Recensione

Spettri, recensione del cortometraggio scritto e diretto da Andrea Gatopoulos nel 2017 con Agnese Nano, Valerio Mammolotti, Nika Perrone e Giulio Cancelli

VOTO MALATI DI CINEMA 7.5 out of 10 stars (7,5 / 10)

Valerio (Valerio Mammolotti) è un ragazzo di 30 anni che lavora come fotografo. La sua vita cambia improvvisamente quando perde i genitori in un incidente stradale, tragedia che scaraventerà il ragazzo in un’oscurità fatta di tormenti e sogni ricorrenti. Nelle notti insonni, in quelle poche ore che Valerio riesce a chiudere gli occhi, tra mille bagliori psichedelici è ben visibile il volto della madre (Agnese Nano) che lo guarda senza proferire parola.
Stanco e avvilito, Valerio dovrà allestire la mostra commemorativa del padre, anche lui di professione fotografo, tra i più apprezzati e conosciuti nel panorama. La visita improvvisa di Greta (Nika Perrone), ex alunna e presunta amante del padre e, soprattutto, lo scontro di vedute con il fratello Andrea (Giulio Cancelli), portano Valerio allo sconforto più totale che sfocerà nel malinconico epilogo.

Il cortometraggio è prodotto da Il Varco
PAGINA FACEBOOK https://www.facebook.com/ilvarcoproduzioni/

Andrea Gatopoulos, regista pescarese classe 1994, mostra tutto il suo talento dirigendo un cortometraggio dalla complicata tematica.
Oltre alla terribile condizione nel perdere un parente (in questo caso addirittura entrambi i genitori), Gatopoulos mette in luce anche le difficoltà interiori di una persona che dovrà gestire, oltre al proprio stato d’animo, le già problematiche situazioni relazionali con un fratello più “cinico” e realista ma comunque sofferente.

Spettri, oltre ad essere il titolo del cortometraggio, ha vari riferimenti visivi e introspettivi.
É il titolo della mostra commemorativa del padre di Valerio, ma non solo. Gli spettri sono infatti i “fantasmi” del protagonista, le paure, le ansie e l’incredulità di vivere una tragedia infame e dal devastante impatto emotivo.
Spettri risulta essere un prodotto molto valido e dall’ottima fotografia a cura del già citato Gatopoulos, non solo cineasta ma anche, appunto, direttore della fotografia.
Ottima la prova da parte dei quattro attori, mestieranti del cinema e di sicuro affidamento.
Menzione particolare per Nika Perrone, pienamente adatta in un ruolo secondario ma importantissimo, capace di rubare la scena nonostante l’esiguo minutaggio.