The Music Box di John Real sbanca il box office in Vietnam e conquista la critica

The Music Box di John Real grande successo al box office in Vietnam e conquista la critica, attesa per l’uscita nelle sale Italiane

E’ The Music Box, diretto dal regista italiano Giovanni Marzagalli, in arte John Real, il film che ha ottenuto un grande risultato al box office in Vietnam, restando per le prime due settimane dall’uscita tra gli 8 film con il maggior numero d’incasso diventando così tra i film più visti dell’anno. Il successo arriva anche dalla critica che lo ha apprezzato calorosamente. The Music Box è uscito il 27 luglio 2018 in Vietnam in oltre cento sale vietato ai minori di 18 anni, il titolo in lingua è “Hop nhac maquai”. La pellicola è stata aggiunta tra i dieci film più spaventosi che parlano di scatole infestate insieme a The Conjuring, Leprechaun, e Jumanji. La storia, infatti, racconta di una bambina di nome Sophie, che trova sotterrata in giardino, una scatola di legno con un simbolo esoterico. La zia Annabelle, interpretata da Rachel Daigh, decide così di aprirla ed insieme trovano uno splendido Carillon che però si rivela essere infestato dallo spirito di una bambina, ed proprio così che la loro vita inizia a diventare un incubo. Il film tratta l’argomento degli oggetti infestati da fantasmi. Oggetti che portano con sé la presenza di uno spirito che si è legato ad esso, e non vuole allontanarsene per qualche ragione. All’anteprima in Vietnam la stampa ha dichiarato: chiunque abbia un Carillon, dopo aver visto The Music Box, lo seppellirà sicuramente. Prodotto dalla Real Dreams Entertainment dei fratelli Marzagalli, il film uscirà il 4 dicembre 2018 negli USA distribuito dalla prestigiosa società di distribuzione Entertainment One, mentre in Italia dovremo ancora aspettare qualche mese prima di conoscere l’uscita ufficiale nelle sale italiane di quest’opera che ha meritato il “vietato ai minori di 18 anni” in Vietnam e sembra aver portato al centro dell’attenzione un film di genere horror made in Italy all’estero.

UNA SCENA DEL FILM