Netflix spinge per velocizzare la riproduzione di Film e Serie TV
Ogni pagina di sceneggiatura – scritta su un foglio U.S. Letter e in Courier 12, equivale a circa 1 minuto di film.
2 ore di film, circa 120 pagine di sceneggiatura.
Ecco, pare che Netflix abbia deciso che non sarà più così.
Ieri, il vicepresidente di Netflix Keela Robinson ha dichiarato – via blog – che Netflix introdurrà la possibilità di guardare film e serie tv su cellulare e tablet a diverse velocità di riproduzione.
Il sistema oltre a velocizzare (o rallentare) il video, cambierà anche il Pitch dell’audio in automatico.
Tutto ciò è quasi una follia. Sotto quasi ogni punti di vista, e vi spiego perché:
1 – I lettori DVD hanno sempre avuto la possibilità di riprodurre a velocità differente, e nessuno ha mai visto film in quella maniera.
2 – Una scena si costruisce, e diverse scene costituiscono un film. Dialoghi, colonne sonora, atmosfera, dettagli, montaggio… tutto andrebbe dritto giù per il gabinetto, assieme a decine di mesi di lavoro dei filmmakers.
Ma allora perché Netflix vuole commettere un atto criminoso del genere?
Perché un telefonino non è lo schermo di un televisore. Chi guarda un film su uno smartphone non ha alcun interesse a provare emozioni e a farsi trasportare da una pellicola, il che rende molto possibile il fatto che si dedichi alla visione di un’opera a una volta e mezzo la velocità a cui è stata concepita.
Una cosa terribile. Un vero spreco di arte visiva e… di bellezza.
La VP di Netflix ha scritto nel blog che è una funzionalità attualmente in fase di test, non sarà disponibile a breve, sicuramente non verrà introdotta sugli schermi più grandi (“perché siamo stati attenti alle preoccupazioni dei creators”), ma alla fine arriverà.
Ci informa anche che è una funzionalità fortemente richiesta dall’utenza, e che sarà deciso se tenerla o meno a seconda del feedback degli abbonati dopo l’introduzione.
Chiudo l’articolo con la risposta di Jay Chandrasekhar (Super Troopers 1 e 2) arrivata subito dopo la dichiarazione:
“Whelp – Un’altra idea spettacolarmente pessima, e un altro danno alla già sanguinante esperienza cinematografica. Perché supportare e finanziare la visione dei Cineasti da una parte, e sforzarsi a distruggere la presentazione degli stessi film dall’altra?”