Amarsi un po’ (1984): Recensione
Amarsi un po’, recensione della commedia sentimentale diretta da Carlo Vanzina nel 1984 con protagonisti Claudio Amendola e Tahnee Welch
VOTO MALATI DI CINEMA (6,5 / 10)
Siamo nel 1984 e Carlo Vanzina è un giovane regista in rampa di lancio nonostante un bel numero di lungometraggi già diretti.
Possiamo definirlo il padre del cinepanettone grazie a Vacanze di Natale, girato nel 1983, che avrà decine di successori più o meno (ma anche per nulla) apprezzati.
Un anno dopo saranno due i film diretti dal regista romano: Vacanze in America e Amarsi un po’, ed è proprio quest’ultimo ad essere il protagonista di questa recensione.
Roma, molto probabilmente fine maggio.
Cristiana (Tahnee Welch), è una giovane e bella principessa che abita ai Parioli. Passa le sue giornate al country club spesso in compagnia della madre (Virna Lisi) e con la sua migliore amica Amanda (Nicoletta Elmi).
Marco (Claudio Amendola) invece è un elettrauto di Testaccio, gran lavoratore e bravo ragazzo. Trascorre il tempo libero in compagnia di Micione (Fabrizio Bracconeri), più che un amico un fratello, e ha una famiglia umile che gli vuole tanto bene (Mario Brega e Rossana Di Lorenzo).
I ragazzi si incontrano per caso e, come succede spesso nei fotoromanzi, si innamorano.
Cristiana non vuole rivelare a Marco il suo ceto sociale, spacciandosi quindi come abitante del Prenestino, dando vita ad una serie di imprevisti spesso simpatici; ma le bugie hanno le gambe corte e, anche se Marco viene a scoprire la verità sulla ragazza accettando di buon grado la situazione, le differenze causate dai diversi stili di vita e le difficoltà aumenteranno mettendo in bilico il loro amore.
Amarsi un po’ è la classica commedia estiva, vivace e piena di sole
Il cast è di tutto rispetto: Claudio Amendola è un giovane attore che diventerà un sex symbol in quegli anni, attorniato da personaggi mestieranti del calibro di Mario Brega, Virna Lisi e Riccardo Garrone, oltre ai quasi esordienti Fabrizio Bracconeri, Nicoletta Elmi, Giacomo Rosselli (i tre si ritroveranno a girare la Serie TV di culto I ragazzi della terza C) e Tahnee Welch, figlia dell’icona Raquel.
L’ambientazione è ottima, abbiamo modo di vedere alcuni scorci della città di Roma tra i più importanti e antichi, così come i bei tramonti sulla spiaggia e un bel viaggio nelle campagne toscane, il tutto fotografato in pieno stile anni ’80.
Le musiche che accompagnano la pellicola le conosciamo tutti, sono quanto di meglio era possibile trovare in quel periodo, da Cyndi Lauper al trio Berté/Lavezzi/Mannoia a Fabio Concato con la bellissima “Fiore di Maggio“, e poi ancora Giuni Russo, Gianna Nannini e Giulia Fasolino.