Tokyo Fist (1995): Recensione
Tokyo Fist, recensione del lungometraggio giapponese del 1995 scritto, diretto ed interpretato da Shiniya Tsukamoto
VOTO MALATI DI CINEMA (8 / 10)
Tokyo Fist è un film drammatico giapponese del 1995. Quarta opera del regista Shiniya Tsukamoto, genio tuttofare in grado di dirigere, interpretare, scrivere e produrre questa ed altre bellissime pellicole partorite dalla sua mente.
Hizuru e Tsuda sono una coppia in crisi. Hanno una vita noiosa e piatta, la vita sessuale inesistente e lui un lavoro insoddisfacente come impiegato. All’improvviso nelle loro vite arriva Kojima, un pugile amico di Tsudadai tempi del liceo che si innamora della moglie e come una bomba pronta a scoppiare entra nelle loro vite facendo uscire in loro la rabbia repressa, l’odio e la violenza fisica spesso auto punitiva.
Un film visionario e suggestivo da vedere assolutamente
Il regista Shiniya Tsukamoto tira fuori un autentico gioiello di stile e di morale, dove basta una miccia per accendere un fuoco distruttivo ed auto-distruttivo nascosto per troppo tempo da una metropoli che risucchia l’anima della gente, facendo sentire di nuovo vivi i protagonisti.
A tratti macabro, disturbante e raccapricciante, il gore è all’ordine della pellicola e il sangue scorre a fiumi.
Pazzesca prova dei tre attori protagonisti: Kahori Fujii, il regista e ideatore della pellicola Shiniya Tsukamoto e Koji Tsukamoto.
Tokyo Fist è stato distribuito per il mercato Home Video nel nostro paese in lingua originale con sottotitoli italiani.
Un film visionario e suggestivo da vedere assolutamente.