La docuserie The Heysel Tragedy in anteprima alla Festa del Cinema di Roma
THE HEYSEL TRAGEDY
la docuserie di Jean Philippe Leclair e Jan Verheyen su una delle più grandi tragedie
avvenute in uno stadio di calcio, prodotta da Scope Pictures e Palomar,
sarà presentata in anteprima italiana con i primi due episodi
in chiusura della Festa del Cinema di Roma
sabato 22 ottobre alle 11.30 al Teatro Studio Borgna
La sera del 29 maggio 1985, a Bruxelles, al vecchio e cadente stadio dell’Heysel, è in programma la finale di Coppa dei Campioni di calcio tra il Liverpool, il club inglese più titolato nelle competizioni internazionali e già detentore del trofeo, e la Juventus, il club più importante e vincente d’Italia. La grande festa dello sport tuttavia – attesa da 400 milioni di tifosi e appassionati da tutto il mondo – si trasforma all’improvviso in una carneficina, che conta 39 morti e centinaia di feriti. Ma come avviene l’escalation? Quali elementi contribuiscono a provocarla?
A scatenare il caos sono gli hooligans inglesi, che prima della partita, da ubriachi, caricano il famigerato settore Z, dagli organizzatori riservato ai tifosi neutri ma in realtà occupato da tifosi juventini non appartenenti al tifo organizzato: famiglie, professionisti, gente pacifica che vuole solo godersi uno spettacolo sportivo. L’effetto di queste cariche genera il panico tra gli italiani che si danno alla fuga accalcandosi verso il muro che delimita il settore Z, che cade a pezzi e non è ben presidiato dalla polizia. Con l’inevitabile crollo della struttura, 39 tifosi, quasi tutti italiani, perdono la vita schiacciati e soffocati dalla folla. Sembra l’epilogo anticipato e tragico di una serata maledetta, ma non è così. Per evitare che le voci sulla morte degli innocenti si sparga e che fuori dallo stadio vada in scena una battaglia urbana tra ultras, la Uefa e le autorità belghe obbligano Juventus e Liverpool a disputare la partita, un match tesissimo e vero, giocato in un’atmosfera drammatica, che finirà con la vittoria della Juventus grazie a un rigore discusso e servirà alle forze dell’ordine per riprendere il controllo del territorio e limitare i danni.
La docuserie “The Heysel Tragedy”, di Jean Philippe Leclair e Jan Verheyen è l’opera definitiva su una delle più grandi tragedie mai avvenute in uno stadio di calcio, un accadimento che ha cambiato per sempre la storia degli eventi sportivi europei e ha spinto l’allora primo ministro inglese Margaret Thatcher ad affrontare e risolvere una volta per tutte la piaga sociale degli hooligans.
In 6 episodi di circa 55 minuti, “The Heysel Tragedy” ricostruisce una volta per tutte l’incredibile sequenza di eventi avversi che hanno portato al disastro finale, coinvolgendo tutte le parti in causa e ascoltando le testimonianze dirette dei protagonisti di quella tragica giornata, e va a caccia del sottilissimo confine che esiste tra colpa e responsabilità.
Grazie all’oggettività e all’efficacia del racconto corale, dopo 32 anni, “The Heysel Tragedy” raccoglie e rappresenta l’intero ventaglio di sensazioni legate a uno degli eventi della storia europea che più di altri ha finito per sedimentarsi nell’immaginario di intere generazioni: il freddo distacco della Uefa, che scelse uno stadio fatiscente per disputare una gara così importante; l’impreparazione delle autorità belghe, che attuarono un piano di sicurezza farraginoso, disorganizzato e inadeguato; il coinvolgimento controverso delle società di calcio, che furono costrette a scendere in campo per ragioni di pubblica sicurezza; le emozioni contrastanti dei calciatori di Liverpool e Juventus, protagonisti involontari di uno spettacolo surreale in grado di trasformare il gioco in dramma. E naturalmente, la sofferenza delle vittime, che hanno perso amici e familiari, in opposizione al senso di colpa dei colpevoli, inestirpabile e atavico rumore di fondo, prezzo di un risarcimento che non potrà mai avvenire.
“The Heysel Tragedy” è una serie documentaria di Jan Verheyen e Jean-Philippe Leclaire con Eddy Pizzardini, adattata dal libro “Heysel, una tragedia europea” scritto da Jean-Philippe Leclaire, prodotta da Scope Pictures e Palomar, in coproduzione con Max Rockatanski, RTL BELUX, con la partecipazione di Wallimage e il sostegno di Tax Shelter du Governement fédéral belge tramite SCOPE INVEST e Fonds Audiovisuel de Flandre (VAF).