La La Land (2016): Recensione
La La Land, recensione del film musicale del 2016 diretto dal regista Damien Chazelle con protagonisti Emma Stone e Ryan Gosling
VOTO MALATI DI CINEMA (7 / 10)
“Un panorama fatto apposta per due”
Che Damien Chazelle avesse una totale adorazione per la musica Jazz lo sapevamo già, ce lo aveva raccontato con Guy and Madeline on a Park Bench (2009) prima, e con Whiplash (2014) dopo, ma se pensate che questo film parli (solo) di Jazz siete fuori strada.
Siamo a Los Angeles, in un tempo non definito tra passato e presente, tra illusione e realtà.
Protagonisti Lui Sebastian (interpretato dall’ogni volta sorprendente Ryan Gosling), un pianista Jazz della vecchia scuola, talentuoso quanto testardo; Lei Mia (interpretata dalla sempre più luminosa Emma Stone), un’attrice coraggiosa quanto disincantata; c’è il Jazz, causa ed effetto di una romantica storia, in grado di costruire incontri e di rievocare ricordi; e infine La Città, Los Angeles, in una veste insolita, quasi magica, romantica e ricercata. Città di stelle e di desideri.
Una storia semplice, scritta e raccontata senza troppe ambizioni ma in grado di portarti in dimensioni che non ti aspetti. Un film che parla di aspirazioni, di sogni, di scelte e ovviamente d’amore.
“La La Land” è un panorama bellissimo,” fatto apposta per due”, di quelli in grado di stamparti un sorriso per tutta la durata della visione. E’ un “ta ta ta” al cuore, un film per chi ama chiudere gli occhi e immaginare mondi possibili, è nostalgia per un cinema che non c’è più (tante le citazioni, “Sweet Charity – 1969 Shall we dance – 1937 – Funny Face – 1965- e ovviamente Singin’ in the Rain – 1951- per esempio).
Bellissima la fotografia di Linus Sandgren.
La La Land non è un film indimenticabile e tanto meno un capolavoro, ma è un film necessario per chi, come me, crede ancora ad un cinema in grado di farti volare, seppur con l’amaro in bocca.
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