Le icone della Commedia sexy all’italiana negli anni ’70
La Commedia sexy all’italiana ha fatto storia per le tante risate, per i caratteristi che hanno dato quel pizzico in più al prodotto e soprattutto per le tante bellezze che hanno partecipato a queste pellicole, facendo sognare -e non solo- milioni di italiani.
In questo articolo vogliamo omaggiare le più famose, quelle che hanno dato un “pesante” contributo al genere, rendendolo unico e appetitoso, senza però dimenticare le tante bellissime interpreti che hanno dato lustro al genere come Femi Benussi, Agostina Belli, Silvia Dionisio, Orchidea de Santis, Francesca Romana Coluzzi e tante altre…
Senza dubbio l’icona principale ha un nome e un cognome ben definito: signore (poche) e signori (tanti), ecco a voi la Regina della Commedia Sexy all’Italiana: la fantastica Edwige Fenech!
L’attrice francese (nata in Algeria) ha partecipato ad un numero sproporzionato di lungometraggi a tinte sexy. E’ impossibile elencare in tempi brevi una lista ma vi possiamo assicurare che sono film letteralmente consumati dagli spettatori nel corso degli anni.
Mora, occhi scuri che farebbero perdere la testa persino a un Boia, Edwige Fenech ha rappresentato per anni e rappresenta ancora la perfezione fatta donna.
Apprezzata da tutti, attualmente lavora ancora nel mondo del Cinema come produttrice cinematografica.
Dopo aver parlato della mora di conseguenza è il turno della bionda:
Gloria Guida è quella bellezza acqua e sapone capace di far perdere la testa a tutti, un viso angelico condito da una sensualità fuori dal comune.
L’esordio sul grande schermo è datato 1974 quando è protagonista del film La ragazzina, esordio col botto che le ha fruttato una carriera nel genere ad altissimi livelli.
-L’invidia verso Johnny Dorelli, capace di conquistare il suo cuore, è altissima-.
La pellicola che ha reso Gloria Guida immortale è firmata dal regista Fernando Di Leo che nel 1978 ha fatto Jackpot con il film Avere vent’anni, una storia che esce dagli schemi della Commedia all’italiana, molto crudo ma che può fare affidamento su una coppia di attrici amate e ammirate in quel periodo.
Al fianco di Gloria Guida abbiamo avuto modo di venerare la bellissima Lilli Carati, altro pezzo da 90.
Malizia, Sessomatto e Gran Bollito: queste tre pellicole sono alcune delle tante che hanno portato al successo una delle attrici più belle e sicuramente più sfortunate del Cinema Italiano, ovvero Laura Antonelli.
A livello recitativo parliamo della più brava in assoluto tra quelle che abbiamo elencato e che elencheremo, basti pensare alle tante partecipazioni in film d’autore a cui ha preso parte.
Simpatica e ironica, non era una fisicata super maggiorata ma aveva quel fascino pulito in grado di sedurre qualsiasi uomo solamente con uno sguardo.
“Sono bassina, un po’ tondetta e ho le gambe piuttosto corte: chissà perché piaccio?” è la frase più famosa esclamata dall’attrice, aforisma che non ci trova per niente d’accordo.
La colonia straniera che ha reso “prosperosa” la commedia erotica all’italiana può contare su una Teutonica dagli occhi di ghiaccio: Barbara Bouchet.
Prendete il talento dell’Antonelli, la presenza della Fenech, il candore di Gloria Guida e avrete questa giunonica biondona protagonista di oltre sessanta film tra gli anni ’60 e gli anni ’80.
La scena simbolo della carriera di Barbara Bouchet appartiene senza ombra di dubbio al film Non si sevizia un Paperino del 1972 dove appare completamente nuda di fronte ad un bambino (sequenza che costò una denuncia a Lucio Fulci, accusato erroneamente di aver fatto partecipare un minorenne in una scena di nudo. Come dimostrato in seguito dal regista, il bambino non era presente durante quel girato).
Altra sequenza “icona” con la Bouchet protagonista è datata sempre 1972, questa volta con il corpo in movimento nel bellissimo Milano Calibro 9 diretto dal già citato Fernando Di Leo. Una danza ammaliante e seducente, fonte di ispirazione per altri cineasti che hanno immortalato ed omaggiato questa scena come giusto che sia.
La carica esotica/erotica arriva nelle case degli italiani nel 1975 grazie all’attrice indonesiana Laura Gemser, protagonista della fortunata “Emanuelle Nera“, serie di pellicole diventate ormai dei veri e propri cult anche per via dell’ambientazione inedita e per certi versi proibita per l’epoca.
La ventata d’aria fresca venuta da lontano è stata una manna dal cielo per i produttori cinematografici del Belpaese grazie a questa trovata scopiazzata dalla Francia (infatti il primo film della serie è transalpino e ha come protagonista Sylvia Kristel).
Grazie ad Emanuelle l’attrice di colore è diventata in poco tempo tra le più amate dagli italiani e in seguito musa ispiratrice del regista Joe D’Amato.
In modo più specifico della Commedia sexy possiamo ricordare la Gemser in pellicole quali Voglia di donna del 1978 e Messo comunale praticamente spione del 1982.
Chiudiamo questa gustosa carrellata con il “Lato B più bello del mondo”. Avete capito di chi stiamo parlando?
Ovviamente il riferimento è tutto per lei: Nadia Cassini, protagonista dal 1970 al 1982 di autentiche perle appartenenti al B-Movie come ad esempio: Spogliamoci cosi, senza pudor, Io tigro, tu tigri, egli tigra, L’infermiera nella corsia dei militari e soprattutto il divertentissimo La dottoressa ci sta col Colonnello, dove il maccheronico “Coglionello” pronunciato dalla Cassini è diventato un esilarante tormentone ai tempi.
Alta, mora, bella, slanciata, con un sorriso a 32 denti e due gambe infinite, Nadia Cassini nonostante i pochi anni di attività entra in pieno nei sogni erotici di tutti gli uomini, di qualunque ceto o estrazione sociale grazie alla sua prorompente fisicità che aprirà le porte alle maggiorate soubrette degli anni ’80, ma questo è un discorso che approfondiremo in futuro…
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