Smokin’ Aces (2006): Recensione

Smokin’ Aces, recensione del film diretto da Joe Carnahan nel 2006 con Jeremy Piven, Ryan Reynolds, Ben Affleck e Alicia Keys

VOTO MALATI DI CINEMA 6.5 out of 10 stars (6,5 / 10)

Buddy Israel, un ex personaggio del mondo dello spettacolo, si lascia pian piano prendere da giri loschi e si associa con la Mafia.
Tallonato dall’FBI, si trova costretto a testimoniare contro l’organizzazione criminale.
La vita del famoso performer viene perciò messa in pericolo dai più violenti e temuti “cacciatori di teste” provenienti da ogni dove che si mettono alla sua ricerca con l’intento di farlo fuori, ostacolandosi e mettendosi i bastoni tra le ruote a vicenda in un susseguirsi di spettacolari sparatorie, combattimenti ed esplosioni, con l’obiettivo di guadagnare la succosa ricompensa.

La sorpresa è la grandissima prova di Jeremy Piven, capace di esibirsi in un grande ruolo come quello del testimone “Buddy Israel”, riuscendoci in pieno. Dopo anni di interpretazioni in parti di secondo piano, finalmente trova l’occasione giusta per mettersi in mostra.
Diretto da Joe Carnahan (Narc – Analisi di un delitto) nel 2006, il lungometraggio viene sorretto dal ritmo adrenalinico e tambureggiante. La frenesia delle scene è il punto di forza della pellicola che nasconde la prova opaca e sottotono della quasi totalità del cast –a parte il già citato Piven–.

Ben Affleck lascia il tempo che trova, così come uno scialbo e inespressivo Ryan Reynolds, mentre la cantante Alicia Keys -al debutto sul grande schermo- è sufficientemente a suo agio.
La competizione che vede coinvolti i vari “team” di killer professionisti è l’arma in più di questo film, punto di forza che rende affascinante una storia altrimenti alquanto mediocre.
Smokin’Aces è un film d’azione abbastanza riuscito.

COSA CI PIACE
– Il ritmo frenetico della pellicola.
– La grande prova di Jeremy Piven.
COSA NON CI PIACE
– Ben Affleck e Ryan Reynolds completamente fuori ruolo.