Amazon vs Netflix (e tutti gli altri) nella corsa al cinema
Antefatto: 9 febbraio 2018, Jennifer Salke, ex presidente di Nbc Entertainment, viene nominata “head” degli Amazon Studios. L’azienda viveva da qualche mese in una situazione di confusione, dovuta alla repentina scomunica del predecessore di Salke, Roy Price, dimessosi in seguito alle accuse di molestie da parte della produttrice di The Man in the High Castle, Isa Hackett. A quasi un anno dalla nomina, Salke si è presentata al Sundance con un’idea ben precisa: mettere in chiaro i piani e le intenzioni del colosso di Bezos nel mercato cinematografico.
Fatto: 3 febbraio 2019, ultimo giorno di Sundance. A conti fatti, Amazon ha speso 47 milioni di dollari nell’acquisto dei diritti di ben cinque film, realizzando un nuovo record: nessun player aveva mai speso così tanti soldi tutti insieme nel corso di un’unica edizione del Festival di Park City. Anche se nel bilancio finanziario dell’azienda la somma non rappresenta che una bassissima percentuale delle sue finanze, nel mondo della distribuzione si tratta di una cifra piuttosto consistente. Decisa a far sentire forte e chiara la voce degli Studios, Jennifer Silke si è presentata al banco di prova forte dell’appoggio dell’azienda, che, a quanto pare, ha scelto di virare leggermente la direzione di marcia tenuta negli anni precedenti. Se il catalogo Amazon Video è stato, fin dalle origini, più fornito nella sezione serie che in quella dei film, la nuova strategia messa in piazza al Sundance sembra suggerire che presto l’offerta subirà importanti modifiche.
Sebbene possa sorprendere che il cambiamento sia arrivato contestualmente all’arrivo di Silke, figura esperta e navigata del mondo televisivo, a ben vedere si tratta di un passo in avanti che ci saremmo potuti aspettare. Netflix investe nella produzione di film originali già dalla fine del 2015, e si è aggiudicato due Oscar, con White Helmets (2017) e con Icarus (2018), più una lunga serie di nomination dell’Academy per l’edizione di quest’anno, con Roma, di Alfonso Cuarón. Dopo una serie di co-produzioni e collaborazioni portate avanti dopo il successo di Manchester by the Sea ci si domandava cosa stesse aspettando la OTT per entrare a spintoni nel mercato del cinema a pieno titolo. Nella stagione 2018/2019 sono finalmente arrivati Beautiful Boy, Suspiria e Cold War a dare un segnale forte: Amazon c’è, e arriverà anche nelle sale di tutto il mondo. Tra i titoli portati a casa da Silke al Sundance ci sono la distribuzione della commedia Late Night (13 milioni) e di Billy Runs a Marathon (14 milioni), la realizzazione di The Aeronauts, film d’avventura con i meravigliosi Eddie Redmayne e Felicity Jones.
Insomma, il servizio di streaming di Bezos investe e continuerà a investire ampiamente nel mondo del cinema, aprendo la strada a tanti nuovi scenari futuri di cui solo il tempo saprà darci dimostrazione.