Avengers: Endgame (2019): Recensione
Avengers: Endgame, recensione del film targato Marvel Studios, diretto da Anthony e Joe Russo. Nelle sale italiane dal 24 aprile 2019
VOTO MALATI DI CINEMA (8 / 10)
Cinque anni dopo la pesante sconfitta a opera del loro peggior nemico di sempre, gli Avengers si riorganizzano, con le poche risorse a disposizione, per rimediare alle tante perdite subite nella precedente battaglia. Dato che uno dei punti forti di questo lungometraggio è la trama, non è il caso di svelare altro. Dunque divideremo la recensione in due: una parte generale, per l’utente che non ha ancora deciso se andare in sala o meno, e una più specifica, per tutti quelli che invece sono già stati al cinema e hanno interesse ad approfondire alcuni aspetti di quest’ultimo capitolo della saga.
PRIMA PARTE (NO SPOILER)
La pellicola, affidata alla regia dei fratelli Russo, trova grande forza nel fatto che la maggior parte degli spettatori non ha la minima idea di come i loro eroi reagiranno alla batosta ricevuta in Avengers: Infinity War.
La trama è ben strutturata in uno schema ordinario, diviso in tre fasi molto diverse tra loro, in modo tale da non cadere nella monotonia (data la lunga durata di 182 minuti) e accontentare ogni genere di spettatore.
La sceneggiatura è stata ben scritta, dosando e sfruttando pienamente l’alto numero di personaggi, tanto ben costruiti quanto interpretati, viste le performance attoriali. La scrittura dei dialoghi lascia un po’ a desiderare, poiché in alcune scene lo humor risulta sovradosato e contrasta con l’atmosfera. Il clima dovrebbe essere più cupo e drammatico, date le tragiche conseguenze della precedente pellicola e le difficili prove a cui vengono sottoposti i protagonisti.
Nonostante la lunga durata, la regia riesce ad essere fluida e a non creare momenti morti, anzi, a volte risulta quasi sbrigativa. Questi dettagli che non compromettono l’essenza della pellicola ma le impediscono di raggiungere la perfezione a livello tecnico. In conclusione, si può altamente consigliare la visione di questo lungometraggio sia ai fan della saga in questione che a tutti gli amanti dei cinecomic (a coloro che non hanno visto alcun capitolo della saga, si consiglia di recuperare tutti i film precedenti).
SECONDA PARTE (CON SPOILER)
La saga, dopo il finale aperto con cui ci aveva lasciato il capitolo precedente, decide di contrattaccare alle critiche, servendosi, soprattutto grazie ai trailer promozionali, del banale, ma efficace elemento del depistaggio. Tutti gli spettatori, ancora prima dell’effettiva proiezione, davano quasi per scontato una riorganizzazione dei rimanenti Avengers, con il prezioso aiuto di Captain Marvel, in un contrattacco eroico contro l’esercito dello spietato Thanos. Effettivamente, dopo essersi riuniti sotto la guida dell’eroina, gli Avengers decidono di vendicare le perdite provocate dal loro nemico: nel tentativo di un attacco a sorpresa, localizzano Thanos, senza energie e gravemente ferito. Il cattivo viene così ucciso senza troppi sforzi da Thor, non prima di aver rivelato la distruzione delle gemme dell’infinito, l’unico mezzo grazie al quale gli eroi avrebbero potuto sperare di invertire la linea temporale, riportando in vita la metà della popolazione terrestre ormai scomparsa. A questo punto l’attenzione e la curiosità dello spettatore vengono alzate esponenzialmente, data la condizione irreversibile della trama a soli pochi minuti dall’inizio.
Viene così aperto II atto, che vede il personaggio di Ant-Man calarsi nelle vesti di improbabile motivatore del gruppo: inaspettatamente, è proprio lui a fornire una soluzione per recuperare le gemme e riportare in vita tutte le vittime. Inoltre, un altro personaggio che viene recuperato e valorizzato è Occhio di Falco, assetato di vendetta per la perdita della sua famiglia e desideroso più che mai d’intraprendere la rischiosa missione nel recupero delle pietre. All’interno di questa parte centrale è contenuto il motore dell’intera pellicola: il viaggio nel tempo. Un evergreen del cinema, nucleo di tanti lungometraggi di successo (ad esempio il franchise Terminator, la trilogia di Back to the Future e Groundhog Day), poiché gli autori hanno la possibilità di creare intrecci che tengono viva l’attenzione del pubblico e aprirsi a continue svolte all’interno della trama, proprio com’è stato nel caso di questa pellicola. Durante questo viaggio i protagonisti riescono a recuperare tutte le gemme: il piano prevede, una volta ritrovate tutte e sei, di riportare in vita le persone uccise da Thanos. Al tempo stesso, proprio attraverso il viaggio indietro nel tempo, gli Avengers permettono al Thanos del passato e al suo esercito di seguirli nel presente, e scatenare la violenta battaglia finale. Ha inizio così la grandiosa guerra tra tutti gli eroi di Stan Lee e l’esercito del potente nemico, in uno spettacolare secondo round.
Dopo la bruciante sconfitta contro il loro peggior nemico e la critica, gli Avengers riordinano le idee e si preparano alla rivalsa
Nonostante i protagonisti si dimostrino superiori rispetto all’esercito, Thanos sembra essere un avversario imbattibile, tanto che occorrerà il grande potere delle gemme dell’infinito per porre definitivamente fine alla battaglia. Poiché da un grande potere deriva anche un grande sacrificio, non poteva che toccare al caro e vecchio Tony Stark/Iron Man dare la propria vita, usando l’immenso potere delle gemme per polverizzare il nemico e il suo esercito. Del resto, dato che il primo film di questa lunga saga è stato proprio quello dedicato al personaggio di Iron Man, è giusto che il tutto finisca con la sua scomparsa. Tony Stark e Captain America, il quale deciderà di tornare indietro nel tempo per passare il resto della sua vita con la donna che ha sempre amato, rappresentano i vecchi baluardi in un grande ciclo, dal quale con la morte e con il ritiro dall’azione, lasciano la pesante eredità a nuovi eroi.
Questa recensione può essere chiusa con una similitudine sportiva tra gli Avengers e la squadra di calcio della Juventus, richiamando gli ottavi di finale di Champions League nel 2019 tra l’Atletico Madrid e la squadra torinese: all’andata la squadra bianconera ricevette una sonora batosta nello stadio degli spagnoli, così come anche gli Avengers e gli autori si schiantarono, rispettivamente, contro la forza di un nemico ineluttabile come Thanos, e le spietate critiche del pubblico; ma al ritorno, così come la Juventus, anche gli Avengers e tutta la Marvel Studios, con la riorganizzazione delle idee e la grande coralità di squadra, sbaragliano e mettono a tacere i loro avversari.