Tutta colpa di Freud (2014): Recensione
Tutta colpa di Freud, recensione del film diretto da Paolo Genovese con protagonista Marco Giallini. Uscito nelle sale il 23 gennaio 2014
VOTO MALATI DI CINEMA (6,5 / 10)
Tutta colpa di Freud è una classica commedia all’italiana dove la quotidianità di una famiglia viene mostrata sotto vari aspetti; qui il tema principale è l’amore.
L’amore nel film di Genovese appare differente in base alla persona che lo prova, infatti abbiamo Francesco (Marco Giallini), un padre single che è innamorato di una donna vista di frequente in un bar e le sue tre figlie: Marta (Vittoria Puccini), una libraia innamorata di un ladro di libri misterioso (Vinicio Marchioni), Sara (Anna Foglietta), che da New York dopo essere stata lasciata dalla fidanzata decide tornare in Italia e provare nuove esperienza con gli uomini e infine Emma (Laura Adriani), la più piccola, una studentessa che è in una relazione con un uomo molto più grande di lei (Alessandro Gassman), sposato ma con l’intenzione di divorziare dalla moglie.
Per il padre non sarà facile gestire le figlie che hanno molta aspettativa pensando che abbia una risposta pronta e la soluzione ai loro problemi, ma il più delle volte non sarà così.
Il film risulta godibile e con interpretazioni da parte degli attori buone, ma nel complesso nulla di più.
La storia è rappresentata in modo lineare ma senza troppi approfondimenti o caratterizzazioni dei personaggi, troviamo ad esempio in Marta un amore quasi romantico, da favola, che va oltre i limiti e le barriere oppure un amore ingenuo provato da Emma nei confronti di un uomo che chiaramente la prende in giro. Infine il personaggio di Sara, nettamente il più complesso ma quello meno riuscito perché ha dubbi sulla sua sessualità, non sa più di chi fidarsi e con chi costruire una relazione ma viene presentato molto superficialmente, tanto che verso la fine quando prenderà una decisione non di poco conto che appare un’aggiunta forzata, erroneamente mostrata con frivolezza.
Infine il padre è un po’ il consigliere delle figlie, non sempre le aiuta nel modo corretto, ma cerca di fare il loro bene, di essere presente e affiancarle nella loro scoperta dell’amore.