Frankenstein di Mary Shelley (1994): Recensione

Frankenstein di Mary Shelley, recensione del film tratto dall’omonimo romanzo con protagonisti Kenneth Branagh e Robert De Niro. Uscito nelle sale statunitensi il 4 novembre 1994

VOTO MALATI DI CINEMA 7.5 out of 10 stars (7,5 / 10)

Cult del 1994 storia horror gotica immortale ed affascinante dai colori e dalle atmosfere lugubri.

Il regista rende fede all’intramontabile romanzo di Mary Shelley e si concentra sulla psiche dei personaggi regalandoci più di due ore di intrattenimento noir/drammatico ed efficacissimo. E’ l’attrazione per il torbido, l’oscuro, l’ignoto.

E’ il male oscuro dentro ciascuno di noi: il buio della ragione.

L’altro noi che ancora non conosciamo e che però con noi in qualche modo comunica ed interagisce, la voce interiore di una coscienza al negativo.

Il bianco ed il nero indissolubilmente intrecciati impossibilitati al vivere uno senza l’altro. Come due amanti che si alimentano d’amore e odio.

Ma conoscere l’altro noi, la metà nera, è di importanza fondamentale nonché l’unico modo per scegliere da che parte stare e capire chi non vogliamo essere.

E’ la nostra personalissima lotta per far sopravvivere la luce che ci abita dentro, luce che inevitabilmente deve uccidere il fratello buio. Ma è anche e soprattutto una storia di solitudine.

Tutto questo e molto altro è Frankenstein di Mary Shelley.

La storia, notissima, è quella di uno scienziato affascinato dal potere della scienza, che riesce a dar vita ad una creatura mostruosa utilizzando pezzi di cadaveri. Spaventato però dalla sua stessa creazione, annientato dai sensi di colpa, fuggirà abbandonando il “mostro”, il quale, respinto dal suo creatore si vendicherà fino al tragico epilogo.
Tante le problematiche affrontate nel film: la bioetica, il trapianto degli organi, i rapporti tra simili, il dolore del rifiuto, il dramma eterno dell’abbandono.
Nel cast uno straordinario Robert De Niro nella parte di Frankenstein, e attori davvero bravissimi come Kenneth Branagh che ha il doppio ruolo di regista e protagonista nella parte di Victor Frankenstein, lo scienziato ossessionato dalla morte, Helena Bonham Carter nel ruolo di Elizabeth, la fidanzata di Frankenstein, Tom Hulce nei panni di Henry Clerval, il migliore amico del dottor Frankenstein.

Incisivo, potente, memorabile film che va ad aggiungersi alla lista degli altrettanto famosi ed indimenticabili: Intervista col vampiro, Dracula, Il Corvo, per citarne solo alcuni.
Impeccabile l’uso della fotografia, degli effetti speciali e della colonna sonora.

Photo by TriStar Pictures – © 1994