Macbeth (2021): Recensione

Macbeth, recensione del film diretto da Joel Coen con protagonisti Denzel Washington e Frances McDormand, trasposizione cinematografica della tragedia di William Shakespeare. Uscito nelle sale statunitensi il 25 dicembre 2021

VOTO MALATI DI CINEMA 8.5 out of 10 stars (8,5 / 10)

A distanza di tre anni da La ballata di Buster Scruggs, anch’essa prodotta e distribuita su di una piattaforma Streaming (Netflix) e fruibile solamente attraverso la stessa – almeno per quanto riguarda l’Italia, in quanto in America è stata proiettata limitatamente in alcune sale -, su ‘Apple Tv +’, la piattaforma di intrattenimento audiovisivo della società di Cupertino, approda Joel Coen, per l’occasione separato dal fratello Etan, storico componente del duo che ha regalato diversi capisaldi del cinema contemporaneo, che porta sul, ahimè, piccolo schermo, l’ennesima trasposizione del Macbeth di Willam Shakespeare.

Il compito è arduo non solo per la difficoltà di adattare i dialoghi della storica tragedia dello scrittore inglese ma, perfino, per il pesante confronto con le opere e gli adattamenti che hanno preceduto quest’ultima versione. Le comparizioni su pellicola del celebre racconto di William Shakespeare hanno, infatti, trovato grandiosa trasposizione grazie a celebri autori della storia cinematografica come Orson Welles, con il Macbeth del 1948, ed Akira Kurosawa con il magnifico Il trono di Sangue, seppur questa non sia una trasposizione diretta ed ufficiale della famosa tragedia, da cui riprende, tuttavia, le dinamiche e i meccanismi, per citarne un paio.

Quello di Coen non è solamente un viaggio narrativo, è un percorso a ritroso nella la storia del cinema, un omaggio ai capolavori del passato da cui attinge a piene mani. Ritroviamo citazioni ricorrenti a Bergman, Paul Wegener, lo stesso Orson Welles, che vengono anche omaggiati da movimenti di camera essenziali che privilegiano le inquadrature fisse e le geometrie, uno stilema che regala una profondità di campo che lega scenografia e personaggio, omaggiando il teatro ed esaltando la prova attoriale di un gigantesco Denzel Washington ed un’ottima Frances McDormand. L’ascesa della follia di Lord Macbeth è puntellata da un impianto narrativo che miscela l’epica con il noir anni ’40, un sapiente miscuglio tra realtà, e finzione, epica e dramma, l’attore regala una prova impeccabile, ricca di pathos, legata ad una espressività, mimica e verbale, accentuata da una ricercatezza delle atmosfere, esaltate dalla mirabile scenografia a cura di Stefan Dechant e dalla fotografia in bianco e nero, curata da Bruno Delbonnel. La moglie del regista, Frances McDormand, risulta, forse, meno impattante rispetto all’attore protagonista, complice una sceneggiatura che la esalta meno, nonostante risulti sempre impeccabile nell’interpretazione. Come non citare, inoltre, il terzo protagonista del film: una presente e pressante colonna sonora che interagisce direttamente con il personaggio principale.

Come anticipato in precedenza, il comparto tecnico è mirabile e, purtroppo, fa pesare l’assenza sul grande schermo, almeno in Italia, nella quale si è scelto di far approdare l’opera solamente sulla piattaforma Apple, a differenza di quanto avvenuto in America, nella quale l’opera di Coen ha trovato distribuzione, seppur limitata, nelle sale cinematografiche a partire dal 25 Dicembre 2021.