Babylon (2022): Recensione

Babylon (2022): Recensione

Babylon, recensione del film scritto e diretto da Damien Chazelle. Uscito nelle sale cinematografiche americane il 22 Dicembre 2022.

VOTO MALATI DI CINEMA 9.5 out of 10 stars (9,5 / 10)

Babylon è un film scritto e diretto dal premio Oscar Damien Chazelle.
Ambientato nel 1926, racconta la transizione del passaggio dai film muti al sonoro. Il regista esprime nuovamente tutto il suo amore verso il cinema, ma questa volta, lo fa in maniera irriverente, divertente e fuori dall’ordinario.
Tre sono i protagonisti: il messicano Manuel “Manny” Torres, tuttofare, che cerca di trovarsi uno spazio nei set cinematografici; Nellie LaRoy, aspirante attrice, il cui unico sogno è quello di diventare una stella del cinema e Jack Conrad, star dei film muti.

Siamo nei cosiddetti “anni ruggenti”, nell’età d’oro in cui Hollywood era vista come fabbrica dei sogni, fatta di feste esagerate, alcol, droga, eccesso e perversione. Sono questi gli elementi caratterizzanti del film, come dice lo stesso Chazelle:
“È un enorme circo”, “Un carnevale” in cui tutto è permesso. Lo fa attraverso una descrizione in cui il personaggio molto spesso predomina sulla persona. Tuttavia questa evoluzione, raccontata dal regista non solo con amore e passione ma anche con disprezzo, in maniera quasi viscerale, porterà i protagonisti all’autodistruzione e alla decadenza della propria fama. Elemento importante e distintivo di tutti i film di Chazelle è la musica, che diventa il quarto protagonista principale, grazie alle spettacolari composizioni di Justin Hurwitz, che tra una nota di Jazz e l’altra accompagna ogni scena della pellicola.

Le tre ore di film non pesano, merito della frenesia dei movimenti della macchina da presa che permette allo spetttore di rimanere incollato allo schermo, senza respiro, lasciando una sensazione di adrenalina, mista a euforia, con la voglia di rimanere a guardare anche il prossimo spettacolo, dovuto anche alle interpretazioni magistrali di un cast eccezionale.

Chazelle crea un’esperienza cinematografica grandiosa, dove non solo mostra com’è fatto un set, ma ci immerge nella creazione delle varie tappe di un film, facendolo vivere allo spettatore attraverso gli occhi di Manny, che ammira il set come un bambino davanti a un negozio di caramelle.

Non mancano gli omaggi alla vecchia e nuova Hollywood e al cinema europeo. Come il cinema diventi una fuga dalla realtà. Ed è proprio per la sua estrosità, che è uno dei più grandi film in tutti i sensi.
Babylon è un film da guardare esclusivamente sul grande schermo, tale da poterne assaporare la folle, caotica ed eccessiva celebrazione della Settima Arte.
Ancora una volta Chazelle si dimostra capace di saper creare pura magia, arte allo stato puro, che si chiama CINEMA.