VOTO MALATI DI CINEMA (5 / 10)
Credit Photo: Eli Ade – © 2023 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved
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Dopo i primi due capitoli di Creed, apprezzati da pubblico e critica, Adonis dovrà fare i conti con il passato in quello che probabilmente chiuderà la Trilogia dedicata al figlio del leggendario Apollo.
Parto subito forte come un gancio del pugile statunitense, ma devo ammettere a malincuore che questo terzo capitolo mi ha deluso su tutta la linea. Si tratta di una sceneggiatura stantia che sembra aver copiato ripetutamente con Ctrl+C dagli altri Rocky del passato. Ci sono tutti gli elementi già visti: gli allenamenti, i funerali, la commozione cerebrale, il discorso convincente della moglie, la figlia che impara la boxe dal padre, il ritorno dal ritiro, i fantasmi del passato e così via.
Un altro difetto riscontrato in Creed III è quello di andare troppo veloci con la narrazione volendo inserire in due ore troppa carne al fuoco, perdendo così molto storytelling e caratterizzazione dell’antagonista di turno (un bravo Jonathan Majors), raccontato bene ma non benissimo, soprattutto nella fase di escalation tra i PRO.
Anche il combattimento finale manca di quel pathos che aveva contraddistinto i precedenti, mentre si salva la regia di Michael B. Jordan che sembra cavarsela discretamente anche dietro la macchina da presa.