Super Mario Bros. – Il film (2023): Recensione

Super Mario Bros. - Il film (2023): Recensione

Super Mario Bros. - Il film, recensione del film ispirato al videogioco più famoso di tutti i tempi. Nei cinema italiani a partire dal 5 Aprile 2023.

VOTO MALATI DI CINEMA 5 out of 10 stars (5 / 10)

Credit Photo: Universal/Nintendo

Nintendo ha dichiarato che il film di Super Mario è stato in lavorazione per sette anni. E cosa succede quando per sette anni si parla di un film che non rappresenta soltanto una delle IP videoludiche più celebri di tutti i tempi, ma un franchise milionario che ha attraversato epoche e intrattenuto generazioni di videogiocatori? Che l’hype, purtroppo, se lo mangia.

Mario e Luigi sono due idraulici di Brooklyn che decidono di mettersi in proprio per sbarcare il lunario quando, durante un intervento, vengono risucchiati in un mondo magico dove Bowser, un malvagio tiranno dalle sembianze di una tartaruga azzannatrice, minaccia il regno dei funghi governato dalla principessa Peach. Toccherà quindi a Mario il compito di salvare le sorti del regno e trarre in salvo la principessa.

La Illumination non è esattamente l’ultima arrivata nel mondo dell’animazione. Di fatto tra Cattivissimo Me, i Minions, Pets e Sing, lo studio di proprietà di Universal si è ritagliato una certa credibilità e ha anche riscosso risultati di tutto rispetto al botteghino. Il problema fondamentale, quasi sicuramente, è stato il ritrovarsi per le mani un’autentica bomba atomica. Una roba che se ti scoppia tra le mani sono dolori. Ed è esattamente quello che è successo, purtroppo. Un brand come Super Mario pesa parecchio in termini di aspettative e responsabilità. Lo zoccolo duro dei fan è rappresentato probabilmente da ragazzi che hanno superato i 40 anni e che sono cresciuti con i videogiochi dell’idraulico baffuto di Nintendo. E Illumination ha pensato soprattutto a loro durante la realizzazione del film. Scelta ovviamente intelligente, per quanto genuinamente ruffiana, ma lo ha fatto troppo col cervello e poco con il cuore.

La pellicola, di fatto, al netto di qualche novità dal punto di vista narrativo e del background dei personaggi (per ovvie esigenze di trama), non è altro che una sequela di scene infarcite di fan service senza un raccordo o un senso logico. Il risultato è quindi un film sfilacciato sia dal punto di vista narrativo che, soprattutto, da quello puramente strutturale. Una passerella di personaggi celebri infarcita di strizzatine d’occhio nemmeno troppo velate e di gag neanche troppo divertenti. Peccato che il film, secondo questo andazzo, non abbia praticamente ritmo e risulti anche abbastanza noioso. C’è poi questa fastidiosa commistione tra la colonna sonora fatta di celebri brani anni 80’ che non c’entrano assolutamente nulla col franchise di Super Mario e che, per dirla tutta, mal si sposano con le rielaborazioni della soundtrack originale dei videogiochi che domina la maggior parte delle sequenze del film.

Tutto da buttare quindi? Ovviamente no. Il film offre naturalmente anche qualche bel momento, come le scene in cui Mario e gli altri personaggi si lanciano in un’azione platform sfrenata in pieno stile videogame, con tanto di suoni e colonna sonora fedelmente riprodotti. Carina anche l’idea di presentarci qualche celebre costume del nostro amato Mario o tutta la sequenza in stile Mario Kart. Ma in generale, come dicevamo prima, c’è poco cuore nel film. Poco cuore e poco coraggio. Non ci sono idee innovative a livello visivo (di fatto sembra di avere davanti un film d’animazione di una decina d’anni fa, almeno) e la sceneggiatura non offre nemmeno spunti comici degni di nota (no, sentire Mario che esclama ogni due minuti “MAMMAMIA!” non è divertente). Ci si annoia un po’ e in un film di Super Mario l’ultima cosa che dovrebbe accadere è che lo spettatore si annoi.

Probabilmente la scelta di affidare la regia a due quasi esordienti (Aaron Horvat e Michael Jelenic) non ha contribuito alla riuscita del film, anzi. C’è un po’ di amaro in bocca, soprattutto perché chi vi scrive è un videogiocatore appassionato della saga dell’idraulico (come qualche altro milione di persone del resto) che aspettava questo film da praticamente sempre.
E vedere un prodotto realizzato con tanta superficialità è abbastanza doloroso, perché con i sentimenti non si scherza.

Super Mario è un film che piacerà sicuramente ai giovanissimi, magari ai ragazzi che si sono approcciati da poco alla saga videoludica sulle console Nintendo di nuova generazione. Ai vecchi appassionati, invece, consigliamo di scendere in cantina, rispolverare il vecchio NES, soffiare nella cartuccia e rivivere la vera magia dei bei tempi che furono.

LET’S GO!