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VOTO MALATI DI CINEMA (7 / 10)
The First Slam Dunk è la trasposizione cinematografica del famoso manga sulla pallacanestro del maestro Takehiko Inoue.
A distanza di trent’anni dall’uscita del fumetto Inoue ha firmato regia, soggetto e sceneggiatura del film.
Il protagonista è Ryota Miyagi e il suo sogno è quello di diventare un giocatore professionista di basket, sport amato e praticato anche dal fratello maggiore Sota, prematuramente scomparso per un incidente in mare.
Nel film sono presenti molteplici flashback e rimandi al manga e questo rende sicuramente più ostica la comprensione a chi lo conosce poco o non lo conosce affatto. Se infatti il film è attesissimo dalla nutrita folla di appassionati del genere, avrà un percorso più complicato per fare breccia anche nello spettatore che non detiene la stessa cultura e conoscenza.
L’arrivo nei cinema italiani segna anche il primato della nostra Nazione, in quanto sarà la prima in Occidente a distribuirlo nelle sale accompagnandolo con un motion poster che ritrae il primo piano dei volti del quinquetto base della squadra Shohoku dove milita il protagonista Ryota con i compagni Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa, Takenori Akagi e Hisashi Mitsui.
Assistiamo ad un match avvincente che vede contrapporsi le due squadre del campionato studentesco Shohoku e Sanoh, quest’ultimo team ritenuto imbattibile. Molteplici i colpi di scena fra tiri liberi, ganci, scatti adrenalinici, rimbalzi di palla, falli di sfondamento, fasi difensive, offensive e naturalmente una serie spettacolare di schiacciate che hanno lo scopo di ribaltare il risultato, di cambiarlo all’ultimo secondo, di salvarsi infliggendo la sconfitta all’avversario, ostentando record.
Durante lo svolgimento del match riusciamo ad avvertire la tensione, con il tabellone che segna i punti mentre il tempo scandisce i minuti di gioco in un’agonia che ha il respiro della Partita, quella decisiva, la più importante, quella che determinerà nel bene e nel male la carriera futura di questi giocatori, campioni in erba già proiettati in un futuro lavorativo che regalerà loro trionfi e riscatti personali.
L’animazione in 2D tradizionale e 3D in CGI mantiene integro lo spirito originale dell’opera dal quale il movie trae ispirazione e permette di realizzare scene molto realistiche e coinvolgenti che catturano lo spettatore nel game rendendolo partecipe attivamente alla partita che si svolge con una cadenza ritmata e molto ben sottolineata da una colonna sonora incisiva.