The Flash (2023): Recensione
The Flash (2023): Recensione
The Flash, recensione del film diretto da Andy Muschietti con protagonista Ezra Miller. In uscita nelle sale italiane il 15 Giugno 2023.
VOTO MALATI DI CINEMA (6,5 / 10)
Photo Credit: Courtesy of Warner Bros. Pictures/™ & © DC Comics
La produzione di un film su Flash è una storiaccia che comincia addirittura negli anni ’80 e si dipana nell’arco di circa quarant’anni tra rinvii, problemi di produzione, registi e sceneggiatori licenziati o rimpiazzati, protagonisti ipotizzati e interi progetti cancellati. Se non è la gestazione più travagliata della storia del cinema poco ci manca ma comunque stiamo parlando di uno di quei film che, a un certo punto, vengono bollati come “maledetti”. Alla fine però habemus Flash!
Dopo il discreto successo della serie TV, arriva finalmente in sala il primo film stand-alone del velocista scarlatto targato DC Comics. Uno dei progetti più ambiziosi dell’intero DC Extended Universe, anche solo per la presenza, annunciata in pompa magna, del leggendario Michal Keaton che, a distanza di trent’anni, riprende il ruolo di Batman/Bruce Wayne. Siamo ovviamente nel territorio del multiverso e ritroviamo quindi anche il Batman di Ben Affleck e…E non possiamo dirvi chi altro sbuca fuori dal cilindro perché i cameo a sorpresa sono senza dubbio la cosa migliore del film.
Barry Allen, costantemente impegnato nel tentativo di far scarcerare suo padre (ingiustamente accusato dell’assassinio della madre di Barry), trova un modo per tornare indietro nel tempo ed impedire che la sua famiglia venga distrutta. Qualcosa però va storto, un misterioso antagonista lo butta fuori dalla sua linea temporale ed ora Flash si ritrova in una realtà senza meta umani, in cui Superman non è mai arrivato sulla terra ed il Generale Zod minaccia di sterminare il genere umano.
Teoricamente il film dovrebbe essere basato sulla celebre saga a fumetti denominata “Flashpoint”, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert e pubblicata nel 2011. L’impianto narrativo, a grandi linee, riprende la storia di Johns ma se ne distacca quasi completamente per personaggi e sviluppo della trama, prendendo tutt’altra direzione. La sceneggiatura di Christina Hodson, per quanto cerchi di tenere la barra dritta e conquistarsi una sua credibilità, si sviluppa in modo abbastanza pasticciato e confuso, accartocciandosi su se stessa proprio nel momento cardine, pur regalando qualche spunto interessante (soprattutto nella sequenza finale). Andy Muschietti, reduce dal reboot di It, è indubbiamente un regista con una grande personalità e questo si riflette sulla messa in scena, pomposa e volutamente fracassona. Peccato che nemmeno lui riesca a tenere salde le redini di una narrazione troppo confusionaria che, col passare dei minuti, perde carisma e ritmo, tenendosi a galla quasi esclusivamente grazie alle comparsate a sorpresa che scuotono fragorosamente lo spettatore (perché alcune, va detto, sono veramente dei colpi di genio). E dire che non sarebbe nemmeno tutto da buttare: le scene d’azione sono di grande impatto ed a tratti la pellicola risulta anche esaltante. Poi però ci si mette una CGI pessima, posticcia oltre ogni decenza, a rovinare di nuovo la festa. Ezra Miller dal canto suo prova a restituire una prova intensa nel suo doppio ruolo, peccato che risulti stranamente ingessato nei panni del Barry Allen del presente ed eccessivamente sopra le righe in quello del Barry più giovane. Fortuna che ci pensa un Michael Keaton immenso a salvare tutto. Rivederlo nei panni di Batman dopo le due leggendarie pellicole di Tim Burton è qualcosa che abbiamo atteso per anni e fortunatamente l’attesa è stata ripagata in pieno. Quel “SONO BATMAN” vale il prezzo del biglietto, dobbiamo ammetterlo.
Arrivati a questo punto è davvero difficile esprimere un giudizio definitivo su The Flash. Perché è indubbiamente un film che si porta dietro un mare di difetti ed uno degli sviluppi più complicati della storia del cinema, come si diceva in apertura. Ma è anche un film che ha cuore e che più di ogni altro (compresi quelli della concorrenza) si sforza di restituire un concetto di multiverso concreto e tangibile, anche sfondando coraggiosamente la quarta parete con riferimenti alla realtà che lo spettatore conosce nella vita reale e che invece nel film viene sovvertita. A mancare purtroppo è l’equilibrio nel ritmo della narrazione ed una sceneggiatura in grado di valorizzare tutti i personaggi sullo schermo, spesso mortificati da un minutaggio troppo esiguo.
In generale, comunque, The Flash è un film abbastanza godibile, al netto di tutte le sue ingenuità e di aspettative che negli ultimi anni sono schizzate alle stelle.
Il multiverso vi attende!