Swing Kids – Giovani ribelli (1993): Recensione

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Swing Kids - Giovani ribelli (1993): Recensione

Swing Kids - Giovani ribelli, recensione del fim diretto da Thomas Carter. Uscito nei cinema statunitensi il 5 Marzo 1993.

VOTO MALATI DI CINEMA 8 out of 10 stars (8 / 10)

Swing Kids, un prodotto cinematografico del 1993 diretto da Thomas Carter, si propone come una denuncia verso gli anni dell’epoca hitleriana durante la quale i giovani tedeschi venivano sempre più privati di qualsiasi forma di svago.
Un film che ha saputo toccare gli animi degli spettatori, coinvolgendoli fin dall’inizio all’interno della lotta alla libertà del protagonista Peter Muller e dei giovani ribelli.
Ma chi è esattamente Thomas Carter? Egli è un regista noto soprattutto per la serie tv Miami Vice e di altri prodotti cinematografici all’interno dei quali egli si appella ad una vicenda poco conosciuta del regime nazista: la repressione del movimento Swing Jugend, un movimento che ha visto coinvolti migliaia di giovani che volevano ribellarsi al rigido stile di vita impostogli dalla società tedesca di cui facevano parte.

Swing Kids in particolare è un film ambientato nella Germania hitleriana del 1939 che vede come protagonisti un gruppo di giovani tedeschi amanti dello swing e della musica jazz.
In questo film viene preso in considerazione un periodo storico particolarmente difficile per la popolazione tedesca, ma in particolar modo per i giovani iscritti alla Hitlerjugend, i quali venivano sottoposti a misure di comportamento estremamente severe e obbligati al rispetto di regole rigidissime nei confronti del partito nazista che incitava le giovani menti a sviluppare uno spiccato fanatismo nei confronti del dittatore e un odio smisurato verso gli Ebrei.
Assistiamo ad uno stile di vita molto difficile che porta inevitabilmente questi giovani tedeschi a ribellarsi contro il Führer, i cosiddetti “giovani ribelli”.
Sono giovani ragazzi amanti della musica da ballo americana (lo swing), appassionati ascoltatori dei dischi di Benny Goodman, Count Basie, vestono elegante e portano un taglio insolitamente lungo di capelli. Si incontrano di nascosto alla sera per ballare tutti assieme e divertirsi sulla pista da ballo a suon di musica Jazz.
Lo swing per loro diventa un simbolo di rivolta, di ribellione alla società e alle regole restrittive alle quali sono sottoposti tutti i giorni.
Tra questi giovani ribelli, ritroviamo i tre ragazzi protagonisti: Peter Muller, figlio di un importante violinista morto come prigioniero nazista; Thomas Berger, figlio di una ricca famiglia borghese; e Arvid, un giovane ragazzo ebreo, abile chitarrista e proprietario di una collezione di dischi swing.
Questi tre ragazzi vivono ogni notte sulle note della musica americana. Vivono questi momenti con estrema euforia e spensieratezza, liberi da qualsiasi pressione sociale e regola disciplinare.
Fino a quando un giorno Peter e Thomas decidono di iscriversi proprio all’accademia Hitlerjugend, iniziando così un nuovo percorso che, strada facendo, allontanerà sempre di più i due ragazzi.
La loro doppia vita, composta dal rigore morale verso il partito nazista di giorno, e dalla loro identità ribelle dedita allo swing e alla musica di notte, li porterà ad intraprendere strade diverse, comportamenti insoliti tali da renderli quasi “sconosciuti” agli occhi dell’altro.
Thomas, il ragazzo del gruppo più debole e facilmente influenzabile, verrà attratto e catturato da quella che possiamo definire “la calamita nazista”.
Arvid è qui considerato come l’anello debole del gruppo. Egli conduce quasi una vita parallela alla loro, un’esistenza bombardata da insulti continui da parte dei suoi coetanei.

Questo film parla di amicizia, di amore per la musica e per il ballo, parla di paura e terrore.
Assistiamo qui ad un’evoluzione psicologica dei giovani ribelli, colpiti costantemente da attimi di angoscia nel praticare ciò che amano di più: lo swing.
Una trama ben costruita che trasporta lo spettatore all’interno dell’epoca hitleriana, mostrandogli le varie sfumature di cosa significa essere cittadino tedesco durante gli anni della guerra.

Swing Kids è un prodotto cinematografico dedito alla denuncia di queste restrizioni. Un vero e proprio appello alla libertà e alla cessione di quella prigionia all’interno della quale i ragazzi hitleriani sono stati incatenati e obbligati a perseguire ideali nazisti impostogli dalla società.
Un film diverso dalla solita narrazione storica che ormai tutti conosciamo; un film che mostra una prospettiva completamente diversa e che racconta storie che fanno riflettere.