Piggy (2022): Recensione

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Piggy (2022): Recensione

Piggy, recensione del film diretto da Carlota Pereda con protagonista Laura Galán. In uscita nelle sale spagnole il 14 Ottobre 2022 mentre in quelle italiane il 20 Luglio 2023.

VOTO MALATI DI CINEMA 7 out of 10 stars (7 / 10)

Sara (Laura Galán) è un’adolescente che vive in un piccolo paesino della Spagna. Figlia di un macellaio, alterna lo studio all’attività di famiglia aiutando il padre in negozio. Il carattere riservato della ragazza e il suo essere in sovrappeso sono spesso pretesto di bullismo da parte dei coetanei del paese, coalizzati in modo anche pesante contro la ragazza, preda di insulti e continui post di scherno su Instagram. Sono specialmente tre le ragazze che la maltrattano, tra cui Claudia, vicina di casa e “amica” d’infanzia che non fa nulla per difendere Sara per sentirsi integrata col resto del branco, fino a quando un evento improvviso in una caldissima giornata d’estate cambia tragicamente la vita dei personaggi principali.

Piggy (Cerdita) è un horror che non si ferma solamente a raccontare la narrazione in modo superficiale e splatteroso come spesso accade per molti prodotti, ma aggiunge una buona dose di suspense degna dei migliori thriller.
Il pregio della sceneggiatura è quello di non concentrarsi al solo revenge movie esplorando a fondo il carattere di una ragazza sola, che quotidianamente soffre l’essere schernita dagli altri solamente perché sovrappeso.
Il rapporto conflittuale con la famiglia, specialmente con la madre, severa ma anche molto protettiva, è un’altra chiave importante per la buona riuscita della pellicola.
Sara è una ragazza buona, dolce e, citando un passo importante, “non compresa”.

Il tema del bullismo è stato affrontato più volte (Carrie – Lo sguardo di Satana su tutti) e l’immedesimarsi, tifare ed empatizzare per la protagonista è quanto di più normale, soprattutto guardando questa pellicola che non è totalmente quello che si crede a un primo impatto.

Piggy è stato molto apprezzato durante le proiezioni nei vari Festival europei, ottenendo anche candidature ai Goya in Spagna. Merito di questo successo è da attribuire soprattutto a Carlota Pereda, bravissima sia in fase di sceneggiatura che in regia, abile ad aver trasformato l’omonimo corto del 2018 in un lungometraggio che trasuda calore e violenza (verbale e fisica) da tutti i pori.
Laura Galán -già protagonista del corto- nel ruolo di Sara è impeccabile. Una prova attoriale sublime affrontata nel migliore dei modi.

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