X – A Sexy Horror Story (2022): Recensione

x mia goth

X - A Sexy Horror Story (2022): Recensione

X - A Sexy Horror Story, recensione del film diretto da Ti West con protagonista Mia Goth. Uscito nelle sale statunitensi il 18 Marzo 2022.

VOTO MALATI DI CINEMA 9 out of 10 stars (9 / 10)

X – A Sexy Horror Story di Ti West è diverso. Diverso da uno slasher fine a sé stesso. Diverso da tutto quello che ti aspetti. Nonostante l’anima da B-Movie, il film si presenta come un eccezionale film indipendente; il connubio perfettamente orchestrato tra porno, splatter e nostalgia. Un film legato da un filo rosso sangue, che unisce tutti questi elementi al fine di riportare una trama molto semplice, ma che trasuda significati più profondi e sensibili.

1979: siamo nel caldo Texas e una troupe vuole girare un film porno low budget, ma di un certo spessore, così affittano un casolare in mezzo al nulla per effettuare le riprese. Non impieghiamo molto a capire l’atmosfera che si respira in quel casolare rurale, silenzioso e fuori dal mondo, dove abita un anziano, burbero e diffidente, con sua moglie Pearl, che sbircia continuamente dalla finestra, la spavalda troupe alle prese con inquadrature e scene di sesso. L’anziana donna si invaghisce in particolare di Maxxine (Mia Goth), bella e sfacciata, che le ricorda lei da giovane. Pearl è attratta da quel corpo, vorrebbe toccarlo e stringerlo a sé, in quanto rappresenta per lei la sua giovinezza, un tempo lontano e irraggiungibile che vorrebbe riabbracciare. Un tempo nel quale bellezza e sogni avevano da offrirle infinite possibilità.
Di lì a poco inizierà una lunga carneficina, che terminerà grazie alla nostra final girl Maxxine…

Un racconto sensibile, che tratta in maniera raffinata questo “scontro generazionale”, tra una troupe legata dal forte desiderio di fama e una coppia di anziani nostalgica e triste, che mossa dal desiderio represso e da tutte le credenze puritane, elimina passo dopo passo tutti i membri della troupe. Tutti tranne Maxxine.

Ti West, pupillo del cinema horror indipendente, si concentra nel restituire un’atmosfera cinematografica tipica dei Redneck movie (film horror rurali), ma rielaborandola con uno stile sensibile e raffinato, utilizzando l’ambiente rustico, non solo come fattore estetico e di contorno, ma anche interiore, legato agli snodi emotivi dei personaggi, in particolar modo dei due anziani.

La fotografia è sporca, spesso caratterizzata dalla filigrana tipica delle vecchie pellicole, che Ti West usa per mostrarci il punto di vista dell’obiettivo durante le scene di sesso; il montaggio invece è il protagonista del film in quanto, mediante le scene alternate dei giovani e Pearl, procede in maniera per così dire indipendente, come se volesse raccontarci qualcosa in più della trama lineare che ci viene mostrata.

Per concludere, nota di merito a Ti West, che è riuscito a trattare la tematica della sessualità in maniera veritiera, mettendo a confronto le due generazioni in questione, mostrandoci con un’ottica esplicita le loro visioni; trasgressivo e liberatorio uno, nostalgico e complicato l’altro.

X – A Sexy Horror Story è il primo capitolo di una trilogia formato da Pearl e MaXXXine.