The Founder (2016): Recensione

The Founder

The Founder (2016): Recensione

The Founder, recensione del film diretto da John Lee Hancock con protagonista Michael Keaton nei panni di Ray Kroc, fondatore dell'impero Mc Donald's. Uscito nelle sale statunitensi il 20 Dicembre 2016.

VOTO MALATI DI CINEMA 8 out of 10 stars (8 / 10)

The Founder è il film biografico che racconta la nascita della nota catena di fast-food McDonald’s e di come l’imprenditore Ray Kroc sia riuscito ad ottenerne l’acquisizione.
La pellicola è diretta da John Lee Hancock (regista dell’acclamato The blind side) che porta sullo schermo la vera storia dei fratelli McDonald’s e i retroscena del fast food più famoso al mondo.

La storia inizia nel 1954, a St. Louis, in Missouri. Ray Kroc (Michael Keaton) è un venditore di frullatori che cerca, invano, di promuoverli e venderli. Dopo l’ennesima delusione lavorativa, Ray si reca con la propria automobile al Griffith, un ristorante drive- in, per ordinare del cibo. Dopo aver atteso più di mezz’ora che la cameriera gli portasse la cena, decide poi di spostarsi in un altro parcheggio. Qui gli arriva una chiamata dalla sua fedele segretaria e contabile June Martino, la quale lo informa che un drive-in di San Bernardino ha ordinato sei frullatori per frappé. La notizia lascia sbalordito Ray, il quale è molto restio ed è convinto che June si sia sbagliata e abbia compreso male. Decide di chiamare personalmente i proprietari del drive- in denominato McDonald’s per capire se effettivamente l’ordine era esatto: non c’era nessun errore, l’ordine era stato effettuato correttamente. Incuriosito, Ray decide di prendere la macchina e di raggiungere il ristorante. Quando arriva sul posto vede qualcosa di nuovo: non ci sono le macchine accostate fuori o le cameriere che servono il cibo, ma le persone si mettono direttamente in fila ad aspettare il proprio turno. A quel punto, Ray scende dalla macchina e decide di mettersi in fila, quando arriva il suo turno ordina un hamburger, delle patatine fritte e una coca-cola ed in esattamente 30 secondi gli viene consegnato il cibo in un sacchetto. Per Ray era una cosa del tutto nuova e fantastica che in un lasso di tempo così breve venisse preparato e consegnato un ordine. Decide di sedersi in una panchina e di gustarsi l’hamburger, definendolo il miglior del mondo. Successivamente Ray conosce Maurice, uno dei proprietari del McDonald’s, che lo invita a visitare il ristorante. Attraverso brevi flashback i fratelli Maurice “Mac” e Richard “Dick” McDonald raccontano la storia di come è nato il fast food: l’idea era quella di voler creare qualcosa di nuovo, di innovativo che andasse a rivoluzionare e migliorare il sistema del drive-in. Ray ne rimane così affascinato che propone ai fratelli di realizzare delle affiliazioni commerciali per ampliare e ingrandire il ristorante. Mac e Dick inizialmente rifiutano, ma Rey cerca di convincerli che il McDonald’s può diventare una grande catena di ristoranti di successo. Ray e i fratelli McDonald firmano un accordo ed iniziano a collaborare assieme: da qui tutto ha inizio.

Il film, nonostante sia caratterizzato da molti dialoghi ricchi di dettagli finanziari e giuridici, riesce a coinvolgere lo spettatore e mantenere una tensione alta dall’inizio fino alla fine. Questo avviene grazie a vari fattori. In primis la magistrale interpretazione di Michael Keaton, che impersona magnificamente il protagonista e risulta fisicamente ed emotivamente credibile.

“Gli affari sono la guerra. C’è competizione, vince il più forte. Io voglio il futuro. Voglio vincere.” (Ray Kroc)

Ray Kroc ha più di cinquant’anni, è un uomo ambizioso, scaltro, ostinato, abile calcolatore e avido negli affari. Nonostante l’idea iniziale sia dei fratelli McDonald, Ray ha saputo buttarsi senza scrupoli nel mercato finanziario cercando di investire e di ingrandire quello che era un piccolo e affollato ristorante drive in del San Bernardino. Quindi è grazie a Ray che vengono aperti migliaia di ristoranti McDonald, diffondendone il marchio a livello internazionale e che oggi conosciamo e usufruiamo; probabilmente senza la sua intuizione, tenacia e perseveranza tutto questo non sarebbe stato possibile. Ma è anche vero che i fratelli McDonald spesso non erano d’accordo con le decisioni di Ray; inoltre, verso la fine del film, quando i due fratelli capiscono di non aver più in mano la propria attività, cala un velo di tristezza, quasi tenerezza nei confronti di coloro che sono stati i primi ad avere avuto l’intuizione giusta. I fratelli puntavano ad un ristorantino drive in ben organizzato e fornito, un punto di ritrovo e sicuro per le famiglie. Ray, invece, in McDonald’s vide il simbolo dell’America: un prodotto unico e inimitabile.

Un particolare appunto va alla regia che è curata nei minimi dettagli: ottimi i primi piani di Keaton che evidenziano lo sguardo penetrante e intenso dell’attore.
La sceneggiatura è stata scritta da Robert. S. Siegel ed è stata molto apprezzata e giudicata positivamente dai critici e giornalisti.
Se amate i film biografici e le storie vere, allora vi consiglio di recuperare questa pellicola cinematografica.