Normale (2023): Recensione

Normale

Normale (2023): Recensione

Normale, recensione del film diretto da Olivier Babinet con protagonisti Benoît Poelvoorde, Justine Lacroix. Uscito nelle sale belga il 5 Aprile 2023.

VOTO MALATI DI CINEMA 7.5 out of 10 stars (7,5 / 10)

Credit Photo: Fanny de Gouville

“Questa è una storia di disperazione, malessere, vergogna, sesso e umiliazione”. Così parla la voce narrante della giovane protagonista Lucie (Justine Lacroix), mentre rilegge il suo diario che quotidianamente aggiorna.
Un dramma familiare turbolento e una narrazione frammentata, che non si allontana troppo dalle cupe atmosfere di Donnie Darko.

Normale è il nuovo film di Oliver Babinet, con Justine Lacroix e Benoît Poelvoorde, premiato nella sezione Generator +16 al recente Giffoni Film Festival, nelle sale italiane dal 12 ottobre. A metà tra un coming-age e un dramma, Babinet racconta la storia di Lucie, una quindicenne dalla fervida immaginazione, che oltre alla scuola e un piccolo lavoretto, deve occuparsi di suo padre William, affetto da sclerosi multipla. Lucie cerca di scappare dalla sua triste realtà rifugiandosi nella sua fantasia e nelle sue storie cupe, di zombie e bulbi oculari che balzano fuori dalle orbite. Anche a scuola inventa bugie rocambolesche e i professori decidono di intervenire chiedendo la visita di un assistente sociale. Come se non bastasse Etienne, un suo compagno di classe di cui è innamorata, le chiede di aiutarlo per conquistare un’altra ragazza e dimostrare, una volta per tutte, di non essere gay. Da quel momento però, tra i due si creerà una forte intesa ed Etienne diventerà un punto di riferimento per Lucie.

Lei non è una ragazza normale, “ogni neurone del suo cervello è come uno sciame di moscerini”, ogni pensiero fa tanto rumore e costruisce intorno a sé una rete di associazioni e immagini, che le permettono di vivere al di fuori della sua tragica realtà. Da una parte la degenerativa malattia di suo padre e dall’altra i suoi sogni ad occhi aperti, come l’inverosimile fuga in moto con Etienne vestito da angelo. L’unico modo che ha Lucie di evadere è vivere sospesa tra il sogno e la realtà, tra le pagine del suo diario, dove le sue fantasie prendono forma. È dovuta crescere in fretta, per occuparsi non solo di sé stessa, ma anche di suo padre, un malato terminale che passa le giornate mangiando porcherie davanti ai videogiochi.

La sera amano trascorrere del tempo insieme guardando vecchi film horror sul divano. William è un uomo malinconico, dallo sguardo triste, che non ha mai superato la morte di sua moglie e l’unica cosa che continua a spronarlo è sua figlia e l’amore che prova per lei.

Normale è una storia di formazione che tratta temi delicati come la malattia e l’adolescenza, senza risultare pesante, ma spingendoti a sognare insieme a Lucie una realtà fittizia, perché l’immaginazione è il rimedio migliore per combattere i nostri drammi interiori.

Normale poster