Night Swim (2024): Recensione

Night Swim

Night Swim (2024): Recensione

Night Swim, recensione del film diretto da Bryce McGuire con protagonisti Wyatt Russell e Kerry Condon. Uscito nelle sale USA il 5 Gennaio 2024.

Credit Photo: © 2023 Universal Studios. All Rights Reserved.

VOTO MALATI DI CINEMA 4 out of 10 stars (4 / 10)

Night swim sfrutta un archetipo già molto utilizzato nella cinematografia horror del passato.

L’acqua, anche quando in superficie appare la più invitante e quieta, può nascondere insidie, pericoli e celare qualcosa di inquietante. Anche in questo caso l’acqua racchiude un segreto nei suoi abissi. Qui è una apparente innocua piscina di una villa in vendita ma disabitata da parecchi anni ad essere il vero deus ex machina di tutta la storia. Gli altri protagonisti sono i componenti di una famiglia alle prese con un problema di salute del padre giocatore di baseball costretto ad un ritiro forzato e prematuro dall’attività agonistica a seguito della comparsa dei primi sintomi di una malattia degenerativa. La casa dotata di una piscina interrata dovrebbe costituire il buen ritiro per il campione e l’occasione per godere appieno dell’intimità familiare dopo i sacrifici e la lontananza per inseguire la carriera sportiva. Ma così non sarà.

Il film ha un grave difetto principale ed è il fatto che è un horror che non instilla mai per tutta la sua durata paura nello spettatore. Non ci sono particolari colpi di scena, nessuna eclatante sorpresa, nessun ribaltamento sconvolgente. E’ tutto quanto molto prevedibile e scontato. La pellicola dipana una storia che avrebbe le potenzialità per suscitare sentimenti di angoscia nello spettatore ma invece tende quasi a rassicurarlo, anticipando con poca originalità, quello che viene mostrato scena dopo scena. Anche la conclusione appare in linea con il resto del lungometraggio e risulta molto lineare e prevedibile.

Nel complesso questo horror scritto e diretto da Bryce McGuire basandosi sul cortometraggio omonimo del 2014 che diresse con Rod Blochurst è un tentativo mal riuscito di estendere un’idea, di trasformarla in vero e proprio film ma senza mai centrare l’obiettivo. Spaventare lo spettatore dovrebbe essere lo scopo primario di ogni film che si fregia di far parte del genere cinematografico horror o perlomeno ambisce ad esserlo e in questo caso siamo decisamente fuori strada.

Un altro punto debole del film è la prima parte che concentra e, di fatto rivela, già agli inizi la dinamica sulla quale si regge il racconto non permettendo che l’arcano si scopra piano piano creando suspence e tensione.

Un film dimenticabile che è un vero e proprio buco nell’acqua.