Connected: il documentario sulla AI prodotto da BIP

Connected

L’AI potebbe diventare la nostra migliore alleata per le sfide che ci attendono: dipende solo da noi

Anche il fuoco può bruciare e, se maneggiato senza regole e criterio alcuno, può fare danni ma è indubbiamente un elemento indispensabile per la vita sulla terra dai suoi albori.

Allo stesso modo, l’uomo del secondo millennio non potrà più fare a meno della tecnologia anche se opporrà resistenza.

Il documentario “Connected” realizzato da BIP, multinazionale di consulenza, compie un’analisi attenta delle problematiche e delle innumerevoli risorse che l’intelligenza artificiale pone sul piatto e scandaglia questo tema attraverso la viva voce dei protagonisti interessati a questo tema per business e perché chiamati per mandato a legiferare in merito.

La popolazione composta da boomers, generazione x e millenials ha approcci diversi alla materia e se questi ultimi sono nati già in un mondo digitale e per forza di cose non sono per nulla spaventati dall’impatto che l’AI può avere sulle loro vite la generazione nata senza tecnologia sa che può vivere senza e teme che il lavoro e la vita personale stessa vengano pesantemente toccate e alterate dalla sua potenza impattante.

La tecnologia, invece, bisogna abbracciarla e non farsela nemica, non combatterla ma al contrario accoglierla perché ci liberi dal lavoro ripetitivo, usurante, prettamente manuale che ha poco o nulla di umano.
Gli uomini e le donne saranno chiamati sempre più ad espletare altre funzioni e a svolgere altri tipi di compiti.

Già ora molti non compiono più lavori operativi ma essenzialmente di controllo.
Si dovrà fare pace anche con il concetto di errore e cercare di assolvere l’eventuale falla della macchina. tanto quanto abbiamo per secoli interiorizzato e compreso la debolezza umana.

Se sapremo dialogare con l’intelligenza artificiale in modo collaborativo molti aspetti della vita soprattutto delle persone con disabilità potrà migliorare. L’ AI sarà un valido alleato per liberarci dallo sforzo fisico e alleggerire quello mentale senza per questo inficiare la creatività ma facendo risparmiare preziose risorse, anche economiche, che potrebbero essere impiegate per scopi e fini migliori.