La dea fortuna (2019): Recensione
La dea fortuna, recensione del film diretto e co-sceneggiato da Ferzan Özpetek. Uscito nelle sale cinematografiche il 19 dicembre 2019
VOTO MALATI DI CINEMA (5,5 / 10)
Arturo (Stefano Accorsi) e Alessandro (Edoardo Leo) sono una coppia da più di quindici anni che sta attraversando un momento di crisi. Il tempo ha cambiato il loro rapporto e faticano a trovare una quotidianità equilibrata. L’improvviso arrivo nelle loro vite dei due figli di Annamaria (Jasmine Trinca), la migliore amica di Alessandro, li costringerà a confrontarsi con nuove emozioni.
Ferzan Özpetek ha avuto l’idea per il film partendo da un’esperienza personale molto simile a quella vissuta dai due protagonisti. Deciso a raccontarla, ha disegnato la storia attraverso gli occhi della Dea Fortuna, protettrice di un luogo a lui caro: il Santuario della Fortuna Primigenia, vicino Roma. Questa, storicamente, rappresentava il Caso: un fuoco che, come un faro, conduceva le navi in salvo, anche grazie alla buona volontà dei marinai.
Rispondendo ad una domanda Özpetek chiarisce che, anche se la coppia di protagonisti è omosessuale, il film in realtà tratta l’amore universale: senza politicismi. Racconta semplicemente ciò che conosce. A differenza de Le fate ignoranti, film multipremiato e prima collaborazione con Stefano Accorsi, questa volta manca di originalità e profondo affetto verso i suoi stessi personaggi. Infatti molti conflitti restano irrisolti e alla fine ci si chiede se i protagonisti sono salvi, o semplicemente sopravvissuti all’ennesima tempesta.
La colonna sonora è una componente importante di un film, specialmente in questo caso. In passato Ferzan Özpetek è stato criticato per aver usato troppa musica, e questo lo ha portato negli ultimi anni a riflettere molto su quando usarla. Con La dea fortuna ha deciso di liberarsi di questo peso usando la musica a suo piacimento, e trovando nella collaborazione con Diodato una scelta felice. Inoltre, essendo molto amico della cantante Mina, ha inserito due brani tratti dal suo nuovo album di inediti, “Mina Fossati”. In onore dell’artista, che già aveva letto e apprezzato la sceneggiatura, ha chiamato un personaggio secondario con il suo nome.
Ne La dea fortuna molti sono gli amici che accompagnano i protagonisti; tra questi spunta una coppia che vive la propria storia di amore in modo completamente diverso. La condizione in cui versa Filippo (Filippo Nigro, altro attore ricorrente nei film di Özpetek), affetto da una malattia alla memoria, lo costringe a incontrare la propria dolce metà ogni giorno come se fosse il primo; ogni giorno si innamorano nuovamente e il loro rapporto prosegue acceso dal fuoco della passione. Tratta dalla vita privata di Özpetek, questa coppia ha il preciso scopo di ricordare ai protagonisti com’è essere innamorati senza il peso del passato e con la gioia di vedere un futuro insieme.