La casa di Carta – Quarta Stagione (2020): Recensione

La casa di Carta, recensione della quarta stagione della Serie TV spagnola disponibile in Italia su Netflix dal 3 aprile 2020

VOTO MALATI DI CINEMA 5 out of 10 stars (5 / 10)

La banda di rapinatori più amata di Netflix è tornata.
La quarta stagione de La casa di Carta rimette a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori; in particolare, l’esigenza di una sceneggiatura che non sia ridicola come quella della terza stagione.
Nonostante ciò, il problema della mancanza di originalità sussiste, con una struttura – se vogliamo, addirittura un “format” – che ormai non fa altro che essere riproposta senza la minima variazione, sia in termini di storia che di personaggi.

Ovviamente, la narrazione della rapina alla banca alla Banca di Spagna riprende esattamente da dove ci eravamo lasciati.
Fin da subito ci rendiamo conto che è stata prestata maggiore attenzione alla scrittura, infatti, i dialoghi, e in generale tutte le reazioni dei personaggi, sono molto più credibili di – passatemi il termine – quelle cagate pazzesche che abbiamo visto nella scorsa stagione.
Non ci sono sostanziali variazioni sullo svolgimento della serie; sotto questo punto di vista è letteralmente la solita minestra, anche se bisogna segnalare che ci sono – soprattutto nel bel mezzo della stagione – dei buchi di sceneggiatura grandi come buchi neri, principalmente attinenti alle improvvisazioni del Professore riguardo al piano.

Anche questa volta, sempre in maniera molto moderata, hanno deciso di raccontarci qualche informazione in più sui personaggi, soprattutto quello di Alicia Sierra.
Questo approccio, adottato sin dalla prima stagione, è molto interessante perché cerca di caratterizzare i personaggi attraverso una de-caratterizzazione superficiale degli stessi, e credo che dopo 4 stagioni sia stato perfezionato al punto da essere accettabile sotto il punto di vista narrativo, inaccettabile per una quarta stagione e folle per un qualcosa che è stato portato – a questo punto – a una quinta stagione sapendo poco o nulla dei personaggi.

Questa banda di rapinatori continua a polarizzare sia la critica che i fan, e, nonostante questo, mi sento di dirvi che se apprezzate “l’idea generale” dell’opera vi consiglio di continuare a seguire questa serie, e, perché no, se non l’avete mai vista anche di iniziarla.
Concludo con un appello agli showrunner:
Per l’amor di dio, state attenti a quella sceneggiatura!