Users (2020): Recensione

Users, recensione del cortometraggio diretto da Duilio Scalici e scritto da Ninfa Santoro

VOTO MALATI DI CINEMA 8 out of 10 stars (8 / 10)

Users è un cortometraggio di Duilio Scalici scritto da Ninfa Santoro. Una scena enigmatica inaugura il corto. Due mani adulte porgono un pacchetto con un fiocco viola a delle mani infantili che lo raccolgono. Successivamente due bambine sono sedute sul pavimento di un salone e giocano di spalle l’una all’altra. Sono due ragazzine quasi agli antipodi: una è una bimba semplice e quasi all’antica, con un vestito rosso, che sta giocando con una bambola; l’altra una bambina moderna e sbarazzina con una maglia più sgargiante, intenta a fare video con lo smartphone. Due modi opposti di intendere l’infanzia, giochi semplici e tradizionali contro passatempi tecnologici e moderni. La bambina con la bambola però si annoia e chiede all’altra di lasciarla giocare un po’ con lo smartphone, le due si strattonano e il telefono cade a terra rompendosi. Lo sguardo d’odio della ragazzina che ha appena perso il suo oggetto più prezioso anticipa ciò che avverrà in un finale inquietante.

In soli due minuti Users denuncia l’uso inappropriato dei social da parte dei bambini mostrandone il lato oscuro e pericoloso. Non a caso lo specchio rotto del telefono ricorda la sigla di Black Mirror, serie antologica Netflix su come il nostro presente sia condizionato pesantemente dalla tecnologia, la quale ha invaso letteralmente le nostre vite. Users ha tutti i crismi di un vero e proprio horror, ancora più sconvolgente perché vicino a noi e ambientato all’interno di un contesto domestico e familiare. Una regia precisa, una fotografia gelida e una musica inquietante fanno presagire sin dai primi minuti qualcosa di perturbante.

Ciò che traspare è l’immagine di un’umanità corrotta già in un’età che dovrebbe essere pura. Non c’è più una zona franca in cui gli individui siano liberi, ora anche l’infanzia è contaminata dalla tecnologia e dai social. La freddezza degli occhi della ragazzina prima di compiere un gesto violento svela un mondo in cui non esiste più l’empatia. Una mancata consapevolezza del male che può colpire una generazione che non si rende conto della gravità dei propri comportamenti. Il mondo virtuale ha sostituito il mondo reale e ciò comporta l’incapacità di distinguere e riconoscere le vere emozioni.
Users denuncia come i social stiano cambiando le nostre vite già in tenera età. Un monito verso la salvaguardia del candore dell’infanzia prima che sia troppo tardi.

Regia Duilio Scalici
Soggetto Ninfa Santoro
Attrici Elisa Calabrese e Giulia Calabrese
Original Soundtrack Diego Guarnieri
Suono OKRA