The Weekend Away (2022): Recensione
The Weekend Away, recensione del film statunitense diretto da Kim Farrant. Distribuito da Netflix a partire dal 3 marzo 2022
VOTO MALATI DI CINEMA (6 / 10)
Un weekend di festa e divertimento desiderato da molto tempo da due amiche, ma tutto ciò che doveva essere una vacanza spensierata si trasforma ben presto in un incubo da cui Beth fatica ad uscire.
Durante una serata in discoteca, Beth (Leighton Meester) e la sua amica Kate (Christina Wolfe) decidono di intrattenersi con due uomini poi rivelatisi dei veri e propri gigolò “assunti” di fatto da Beth per quella notte di divertimento.
Al risveglio Beth non ricorda nulla di ciò che è accaduto la sera precedente e scopre che la sua amica non è in casa. Spaventata dalle tracce di sangue rinvenute sul pavimento decide di andare dalla polizia a denunciare la scomparsa.
Il weekend volge al termine ma di Kate nessuna traccia. Parlando con il suo ex marito, Beth inizia a sospettare che dietro la sparizione dell’amica possa essere un atto volontario per attirare l’attenzione, dato l’esuberanza e la mania di protagonismo di Kate.
C’è un punto di svolta nelle indagini, ma la polizia e il reparto investigativo non sembrano voler supportare troppo le ricerche della giovane turista.
La realtà dei fatti si rivela molto diversa da quello che Beth pensava, con la protagonista che si ritrova così coinvolta in questa faccenda e viene accusata lei stessa della scomparsa dell’amica.
Il film all’inizio sembra il classico thriller di indagine e ricerca: una donna svanisce misteriosamente nel nulla e l’amica si affida alla polizia, ma in realtà scopriamo che spesso è proprio chi ci ama o meglio chi dice di amarci e che dovrebbe quindi proteggerci che ci arreca il danno peggiore.
The Weekend Away si rivela un film a malapena sufficiente che intrattiene il giusto e che, fortunatamente, ha una durata che si assesta sui 90 minuti.